"Ho visto tanti tramonti all'Elba ci vengo da 30 anni ma il il sole più bello l'ho visto al pronto soccorso di Portoferraio.. grazie"
Chi ha pubblicato queste righe è la Signora Cinzia Mucciarini di professione infermiera, sì, ma in servizio presso l'ospedale Serristori di Figline Valdarno, che in precedenza aveva scritto ancora, su Facebook:
"13 Agosto, primo giorno di ferie, mi trovavo con mia figlia e mio marito sulla spiaggia di Capo Bianco. Mi accorgo che Leonardo non sta bene incomincia a parlare male e a camminare male.
Corsa al Pronto Soccorso dell'ospedale di Portoferraio, subito trattato per ictus cerebrale. Che dire? Grazie davvero, se mio marito non ha avuto danni permanernti è solo grazie alla tempestività del trattamento. Grazie... Famiglia Biondi "
E ancora dialogando con chi commentava il suo "post" la Signora scriveva:
"... io mi sono accorta subito del problema, ma senza il personale degli ospedali di Portoferraio e Livorno non avrei fatto nulla. Io, Leonardo e Chiara saremo sempre riconoscenti alle meravigliose persone che ci hanno aiutato".
Cara Signora Mucciarini, certe volte la vita ci propone degli strani incroci, e pensi un po', anni fa mi trovai a constatare la perizia professionale e la dignità, con cui venivano trattati i pazienti, in un altro piccolo ospedale della Toscana, guardacaso proprio il Serristori dove lei lavora, e dove fu ricoverata d'urgenza (anche in quel caso per una patologia cerebro-vascolare) una mia congiunta.
Mi è piaciuto pensare ad una specie di scambio post-datato di umanità.
Ma, riferimenti autobiografici a parte, ho deciso di pubblicare quanto Lei ha scritto, così come ho fatto, in una analoga situazione, qualche settimana fa, per rendere il giusto merito a persone che si sacrificano considerando sempre, non "numeri" e "casi" ma persone i loro pazienti, incappando spesso pure in ingenerose critiche ed avventate accuse. Professionisti che invece, dispensando buona sanità quotidiana, fanno onore all'Isola.
Lei signora ha profuso un sacco di ringraziamenti, permetta che siamo noi di questa testata, di questa comunità, a ringraziare Lei.