Gino: pronto Alfredo? O con chi chiacchieravi ch’eri sempre occupato?
Alfredo: no, è che la mi’ moglie aveva messo male ir telefano. Come va Gino?
Gino: o come va? Come vogliono. Certo di sta’ in casa mi so’ un po’ rotto!
Alfredo: e dicono che chi ha più di 70 anni ci deve sta’ ancora un bel po’.
Gino: a me mi fanno ride’. Anzi mi fanno un po’ incazza’. Tempo fa’ hanno cominciato alla televisione a fatti il lavaggio der cervello pe’ convinceti che in casa in fondo ci si sta bene. E così ti faceveno vede’ Bocelli, Amadeo, quello che ha presentato ir festival di S.Remo e tanta altra gente che sta di morto bene, tutti seduti in salotto sur divano che ti diceveno: vedi come si sta bene a casa? Certo! Loro in casa o magari in villa col giardino e la piscina ci possono anco sta’ bene. Ma io ‘un sto mica in villa,’un c’ho mica tutte le comodità che c’hanno loro. E ora mi so’ un po’ stancato.
Alfredo: hai ragione. E pensa che c’è gente che sta peggio di me e di te. A Portoferaio, specie ner centro storico, ci so’ tante famiglie co’ bambini anco piccoli che vivono in du’ stanze. Le dovrebbero vedé Amadeo e tutti quelli che ti dicono di sta in casa o quelli der Governo!
Gino: E poi ‘un so se te ne sei accorto.Tante aziende si fanno pubblicità sfruttando la disgrazia der virusse. Tutti ti dicono che so’ disposti a datti una mano, che ti vogliono esse’ vicini. C’è una banca che sta’ intorno a te, una Assicurazione pronta a risolve tutti i tu’ problemi dalla A alla Z. I Supermercati sono a tua disposizione.......
Alfredo: ma vai un po’ a chiede un mutuo, a fa’ una assicurazione. L’interessi so’ sempre quelli, le tariffe uguale. I prezzi della roba da mangia’ ‘un so’ mica abbassati. Anco la Barilla pensa a te, ma ho visto l’artro giorno che mezzo chilo di pasta costa sempre allo stesso prezzo. O ‘un potevano fa’ almeno come un vorta: prendi tre e paghi due?
Gino: L’hai ricevuto ir messaggio dell’Enel? Hanno comunicato che pe’ venicci incontro sulla prossima bolletta ci faranno uno sconto di 5 euri. Tirati su’ le carze! ‘Un hanno mica detto: ‘un ti famo paga’, almeno pe’ quanto dura sto’ virusse, l’oneri di sistema che ‘un ho mai capito cosa so’.
Alfredo: e pe’ l’acqua, ir telefono, le bombole der gasse o le medicine è cambiato quarcosa? Mi sembra di no.
Gino: sai cosa ho pensato di fa’ di quei 5 euri dell’Enel? Di fa’ come fece l’anarchico Vittorio Del Bono, che ‘un stava tanto bene. Scrisse ‘na lettera alla Marzotto che fabbricava vestiti perché venne a sape’ che aveva un fondo destinato a da’ una mano a chi aveva bisogno e chiese un contributo. Ma dalla Marzotto gli risposero che in quer fondo ‘un c’aveveno più quadrini e che quindi ir contributo ‘un glielo poteveno da’. Allora Vittorio, che sapeva anco scrive bene, prese carta e penna e mandò una lettera proprio a Marzotto, ar proprietario e gli disse: “Caro Marzotto, visto che ‘un c’hai più una lira, ti mando un bono dell’Eca (che era una Ente comunale di assistenza dei poveri) di 500 lire che ti po’ servi’ pe’ compra’ quarcosa da mangia’. Tra disgraziati bisogna aiutassi”. Appena ricevo la bolletta con lo sconto ho pensato di riempi’ un bollettino postale e restitui’ all’Enel i 5 euri. E scriveci come fece ir Del Bono.
Alfredo: la conoscevo la storia di Vittorio. Ma guarda che quel bono dell’Eca la Marzotto mica glielo restitui’. E così l’Enel farà con te. Ma cambiamo discorso. Domani è il 25 aprile, festa della liberazione. Se ir Comune fa quarcosa io ci vado. Co’ la mascherina, i guanti, rimango a distanza di legge, ma ci vado. E se ir Sindaco, pe’ rispetta’ la legge e pe’ evita’ assembramenti, ha preferito quest’anno di evita’ la celebrazione, io almeno davanti alla lapide di Ilario Zambelli, martire delle fosse Ardeatine, quella che fece Bolano, ci vado lo stesso. E se mi chiedono la giustificazione gli dico che per me festeggia’ ir 25 e ricorda’ Zambelli è una necessità. O ‘un lo dice la legge che si pò usci’ pe’ necessità?
Gino: E poi scusa ... la lapide è a meno di cento metri da casa mia e tua... è attività motoria no? Quasi, quasi vengo anch’io. Alle brutte prima vado anche a compra' un po' di verdure al banco di Bruno al Ponticello (che mi serveno anco) e poi mi fermo... Fammi sape’ se vai davvero.
Alfredo: Deh però se vieni stammi almeno a quattro passi che n sa' mai
Gino : O che hai paura che mi venga a struscia', che cerchi di sfranellatti? 'un sei mai stato il mi' tipo! Come dicono... non mi fai sesso
Alfredo: Ma perché, te pensi sempre a quella roba lì?
Gino: Pensacci ... 'gni tanto mi torna a mente...
Alfredo: Bona eh...
Wack (gabbiano celebrante)