Dopo qualche giorno di “rimugino” ho deciso di raccontare c’ho che mi è successo durante una delle più classiche giornate estive lavorative elbane. Premetto di essere un’addetta alla biglietteria di una compagnia di navigazione, e ovviamente, soprattutto in piena stagione, si mette in preventivo che davanti puoi trovarti di tutto e di più: il turista ritardatario, quello che ti racconta la propria vita, quello che fa i comizi e purtroppo, come in questo caso, capita il maleducato, arrogante pretenzioso, che nonostante le spiegazioni non gli basta mai.
Però poi pensi va bè è un turista, forse stressato e ingoi il rospo (anche se il cliente non ha sempre ragione).
Ma questa volta credo che sia stato calpestato totalmente il rispetto verso un lavoratore dipendente con delle regole da rispettare e, cosa ancora più grave, che il protagonista della vicenda è stato proprio una persona che dovrebbe sapere cosa vuol dire stare aldilà del banco, visto che sto parlando di un direttore di una struttura ricettiva Portoferraiese. Una volta presentatosi al banco, pretendendo una tariffa agevolata senza avere la documentazione necessaria per usufruirne, la mia risposta è stata, anzi è dovuta essere negativa essendo io solo una dipendente che deve attenersi alle regole della società.
A quel punto è partita un’aggressione verbale con offese pesanti, gesti e toni che hanno lasciato me e i clienti presenti attoniti. Parole che un uomo non dovrebbe mai rivolgere a una donna, ma neanche a nessun’altra persona.
Rendo pubblico l’accaduto perché vorrei che il protagonista si riconosca e provi anche solo la metà dell’imbarazzo e del disagio che ho provato io e i presenti grazie alla sua “educazione”.
PS. Ricordiamoci che tra cliente e lavoratore è bene che ci sia sempre rispetto reciproco e che spesso non serve e non porta a niente sfogare le proprie frustrazioni verso chi si ha davanti.
Lettera Inviata
da Edicola Elbana Show