Al mare ci arrivavo già pronto per il tuffo; bastava appoggiassi asciugamano, maglietta e zoccoli sulle ghiaie, cinque/sei passi accelerati, in leggera discesa verso la battigia, un'ultima spinta ed era acqua salata trasparente. Passare con un breve volo dalla certezza dei sassi lisci sotto le piante dei piedi all'abbraccio avventuroso del mare.
Una sensazione sconosciuta ai frequentatori dei lidi sabbiosi, che dovevano camminare decine e decine di metri per guadagnare quel tanto di profondità che bastava per mettere il culo in guazzo, in un'acqua spesso color brododidado: un tentativo rassicurante di mare, da foresti.
Per fortuna sono anziano, ed è meglio che eviti i tuffi, e poi con il caldo sto all'ombra in casa, non sento più il bisogno di recarmi su quella che ho sempre considerato "la spiaggia" per antonomasia, titolata dalle candide pietre screziate di blu che la compongono, ma sarebbe meglio dire componevano.
Sì, per fortuna, perché l'ultima volta che sono passato dalle Ghiaie estive, mi sono incazzato.
Mi sono incazzato nel vedere quello spazio di libertà per noi "bastardi" di scoglio e per i già numerosi turisti dell'epoca, ridotto ad campo di concentramento di ombrelloni e lettini militarmente schierati "allineati e coperti" su quasi tutta la spiaggia.
Mi sono incazzato a vedere la spiaggia non schiava delle servitù, ridotta a sparsi fazzoletti.
Mi sono incazzato nel constatare che non ci sono più i "ghiaioni" i sassi di pezzatura più grossa che si accumulavano sotto il muretto, ma pure nel rendermi conto che stanno pian piano sparendo anche le ghiaie più piccole, e non solo per la frantumazione naturale, e quella indotta dai mezzi meccanici che "puliscono", ma soprattutto - penso - per prelievi di "mardole" locali, o di allogene fave a caccia di facili "souvenir de l'Elbe". Oui.
Mi sono sentito come la vittima di una rapina a mano armata (armata di quadrini ben s'intenda).
Poi ho fatto un sogno all'incontrario - direbbe Paolo Rossi.
Ho sognato che chi ci governa (ad ogni livello) smetta di "concedere" anzi svendere, pezzi di pubblico patrimonio, e che anzi inizi a togliere un po' di gabbie al mare.
Ma era un sogno. Appunto
sergio