Brutta avventura nella giornata di ieri (martedi 1 luglio) per due coniugi settantenni romani che hanno visto la loro imbarcazione prima imbarcare acqua e poi affondare mentre si trovavano a circa cinque miglia a nord dell’isola di Montecristo. Intorno alle dodici e trenta alla Capitaneria di Porto di Portoferraio è giunta infatti la chiamata di soccorso di un’imbarcazione, l’ “Ondazzurra”, uno yacht a motore di circa 10 metri, con a bordo le due persone, in navigazione dalla Corsica a Punta Ala, che riferivano che l’unità stava imbarcando acqua nella zona prodiera. Fortunatamente a poca distanza da loro vi era un’altra imbarcazione a motore di 11 metri che ha provveduto a recuperare immediatamente i due occupanti e a dare le istruzioni per i soccorsi agli uomini della Guardia Costiera che si sono subito recati in zona con la Motovedetta CP 892. Giunti sul posto intorno alle tredici e trenta i militari hanno trovato l’imbarcazione “Ondazzurra” oramai semi affondata e constatate le buone condizioni di salute dei due occupanti, è stato consentito alla imbarcazione soccorritrice di riprendere la rotta verso Punta Ala con a bordo la donna, mentre il marito è stato fatto imbarcare sulla Motovedetta della Capitaneria e sotto il coordinamento della sala operativa del Comando di punta della Linguella, si è cercato di mettere in piedi una complicata operazione di assistenza per tentare di salvare l’imbarcazione.
Approfittando della presenza sull’isola di Pianosa dell’imbarcazione “Ormeggio 1°” del gruppo ormeggiatori dell’Isola d’Elba, si è richiesto l’intervento della stessa per tentare di riportare in galleggiamento lo scafo. Prontamente intervenuti e giunti sul posto gli ormeggiatori hanno tentato in tutti i modi di svuotare l’imbarcazione con le pompe di esaurimento in loro possesso e con l’ausilio di quella in dotazione alla motovedetta della Capitaneria.
Nonostante il tentativo, la portata dell’acqua in ingresso non ha lasciato scampo all’imbarcazione che è andata lentamente ma inesorabilmente a picco su un fondale di circa 170 metri.
I militari intervenuti e il personale del gruppo ormeggiatori hanno comunque provveduto a liberare il punto di affondamento da detriti e frammenti pericolosi per la navigazione. La motovedetta ha quindi accompagnato, nella serata di ieri, lo sfortunato proprietario nel porto di Portoferraio per l’espletamento delle pratiche di rito, dopodiché l’uomo è stato ospitato per la notte presso le strutture della Capitaneria di Porto.
Sono al momento ignote le cause dell’affondamento. Le condizioni meteo marine in zona erano ottime ed il proprietario esclude l’urto con un oggetto galleggiante, quindi si ipotizza l’ingresso dell’acqua da una delle prese a mare probabilmente difettosa.
La Guardia Costiera rammenta l’importanza di verificare sempre e con estrema accuratezza la perfetta efficienza della propria imbarcazione, soprattutto prima di affrontare lunghe navigazioni e comunque ricorda l'importanza del numero 1530 per segnalare tutti i tipi di emergenza in mare.