L'autopsia eseguita durante la giornata di ieri non lascia dubbi sulle vere cause dell'improvviso decesso del ventinovenne Fabio Calleri il 17 luglio scorso, mentre si trovava alla spiaggia di Lacona. Presumibilmente, durante uno dei i tuffi che il Calleri stava facendo con gli amici in acqua, è caduto malamente urtando la testa sul basso fondale fondale e la torsione traumatica delle vertebre cervicali ha provocato frattura letale.
Una delle conseguenze di questo tipo di fratture è l’arresto cardiaco, evento che in un primo momento aveva fatto credere a chi aveva effettuato i primi esami necroscopici di trovarsi al cospetto di un caso di infarto del miocardio.
Né i primi soccorsi prestati celermente da due medici che si trovavano sulla spiaggia, né quelli prestati dal personale dell'ambulanza del Santissimo Sacramento avevano potuto salvargli la vita, il Calleri, era fulmineamente deceduto a seguito del grave trauma, la cui dinamica non è purtroppo così infrequente. Solo qualche anno fa a morire nella stesso modo fu un adolescente isolano.
Domani, la salma del giovane sarà trasferita in Sicilia dall'aereoporto di Pisa, martedì 22 luglio ad Augusta, verranno celebrati i funerali.
In seguito all'esito dell'autopsia, è scattata d'ufficio la denuncia di omicidio colposo per entrambi gli amici che quel giorno si trovavano con lui.