Il Vice-Comandante della Polizia Municipale di Porto Azzurro, Nerio Realini Uggeri, in ordine alla multa comminata alla Signora disabile trattato in un articolo pubblicato negli scorsi giorni, ci scrive:
(...) Nel Comune di Porto Azzurro le persone disabili, e non solo, hanno sempre avuto, ed avranno sempre anche in futuro un trattamento di riguardo, ciò è dimostrato dal fatto che esistono ben 20 posti riservati a vetture che espongono il contrassegno dei disabili, e i possessori di tale contrassegno possono parcheggiare anche nelle aree di sosta a pagamento “Strisce blu” gratuitamente e nelle aree a disco orario, senza limite di tempo.
La nostra sensibilità si estende anche alle donne in stato di gravidanza e/o neo mamme creando n. 3 stalli di sosta rosa.
Ritornando in merito alla sanzione che un agente, di questo Ufficio ha elevato ad un possessore di contrassegno disabili, è doveroso evidenziare che il possessore di tale contrassegno ha parcheggiato la propria autovettura in uno stallo di sosta per disabili dato in concessione, come riportato sul cartello di segnaletica in verticale, dove è riportata la targa del mezzo autorizzato alla sosta.
L’intestatario del posto, quel giorno, ha chiesto l’intervento di un Agente di Polizia Municipale perché impossibilitato a parcheggiare nel suo posto riservato.
Essere in possesso del contrassegno disabili sicuramente non è piacevole ma tanto meno autorizza i possessori al non rispetto della segnaletica e del codice della strada.
Personalmente ho sempre sostenuto che la propria libertà termina quando si lede la libertà altrui e continuerò a sostenerlo.
Quindi, per quanto mi concerne invito la signora che ha contratto la sanzione a fare più attenzione alla segnaletica del codice della strada per non incorrere in futuro a tali situazioni.
Ringraziamo il Vice-Comandante della precisazione e degli ulteriori elementi che ci fornisce sulla vicenda e ci rallegriamo della creativa ed estensibile sensibilità dichiarata dall’Ente.
Ci corre comunque l’obbligo di notare quanto segue:
a) Ci pare un po’ irrituale che lo “stallo” sia in una sorta di doppio regime cioè contemporaneamente destinato ai disabili e concesso ad una singolo utente (a quel punto disabile o meno poco incide) . E’ probabile che la doppia segnaletica, ci par di capire, presente, abbia indotto in errore la signora (disabile), che non crediamo abbia notato quella verticale. Più logico forse definire quel posto dato in concessione tout-court;
b) L’esclusivo utente di quello stallo (al quale, per la sua condizione, manifestiamo rispetto e solidarietà) avrebbe chiesto un intervento sanzionatorio nei confronti della signora (disabile ma disattenta) perché contrariato dal non poter parcheggiare nel posto datogli in concessione. Orbene, paradossalmente, se fosse stata assunta la ben più drastica misura della rimozione forzata, l’intervento sarebbe servito a consentire il parcheggio al titolare della concessione, ma la semplice punitiva ammenda non ha anticipato di un minuto il ripristino del suo diritto. Non sarebbe stato più sensibile (visto che comunque si era al cospetto di una persona svantaggiata e per di più ospite dell’isola) lasciarle un semplice avviso scritto, invitandola a porre più attenzione?
c) In ultimo una curiosità: il Vice-Comandante ammonisce giustamente la Signora a non violare il Codice della Strada, ma notiamo che un altro passo della sua missiva recita “i disabili … possessori di tale contrassegno possono parcheggiare anche nelle aree di sosta a pagamento “Strisce blu” gratuitamente e nelle aree a disco orario, senza limite di tempo”.
Ma questo è riportato sulla segnaletica presente nelle aree citate? Se no, come ci pare, tenendo conto che la Corte di Cassazione Civile, Sez. VI, con ordinanza n. 258 del 09.01.2014, è intervenuta in merito al posteggio dell’invalido civile al di fuori degli spazi riservati, esprimendo parere negativo (sempre che non ci sia una decisione – per noi auspicabile - dell’ente gestore, che andrebbe però, crediamo, manifestata e debitamente segnalata a tutti gli utenti disabili o meno) , non saremmo in presenza di tollerate violazioni del C.d.S.?.