Prima mattina all'Isola d'Elba, un viaggio che io e la mia famiglia abbiamo aspettato con ansia per settimane. Esco dal Cantiere Esaom (siamo ospiti su una barca di amici per alcuni giorni), con i miei due figli più piccoli (2 e 4 anni), per andare a comprare il giornale e cercare una buona pasticceria, mi dicono che posso trovare entrambe le cose nel raggio di 100 metri, ma i primi 50 si presentano da subito alquanto difficoltosi. Ho dovuto aspettare che passassero almeno 20 auto prima che qualcuno si fermasse per lasciarci attraversare sulle strisce ma, arrivato all'altro lato della carreggiata, mentre con un bambino per mano perché non mi scappasse, cercavo di far salire il carrozzino sul gradino del marciapiede, il flusso ininterrotto di auto era ripartito a grande velocità ma, soprattutto ad una distanza misurabile in meno di 10 cm da noi. Attraversata un'aiuola sporca e incolta, mi ritrovo a dover far scendere di nuovo il carrozzino dal cordolo dell'aiuola, più alto rispetto al marciapiede di prima, per arrivare direttamente in mezzo ad una strada altamente trafficata, dove le strisce pedonali non ci sono più.
Un uomo alto quasi due metri con due bambini di cui uno in passeggino sembrava invisibile. Ho dovuto sbracciarmi perché qualcuno si fermasse.
Ritornerò all'Elba a Settembre, con più tempo e più calma, sarà divertente andare a caccia di simili bizzarrie ed incongruenze che, si spera, in seguito ad opportune segnalazioni vengano prontamente risistemate nel modo più opportuno.
FMR