Un arresto per droga a dir poco movimentato quello operato dai carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Portoferraio nel pomeriggio della vigilia di Ferragosto, in pieno centro città.
I militari, sin dal primo pomeriggio del 14 u.s., si erano messi sulle tracce di B.B., 40enne, algerino, residente da circa 15 anni a Portoferraio. L’uomo, dopo aver ceduto una dose di cocaina ad una ragazza elbana, si stava preparando a spacciarne altre in città, ma l’intervento dei carabinieri, che nel frattempo avevano provveduto a fermare, controllare e privare della droga la prima acquirente, lo ha impedito, sorprendendo lo stesso reo per tempestività e rapidità d’esecuzione.
Vistosi braccato e poi fermato dagli investigatori all’altezza della porta a mare, nei pressi del molo mediceo, l’algerino ha però strattonato il militare che lo teneva bloccato per un braccio, lanciandogli contro la bicicletta sulla quale si stava spostando e liberatosi dalla presa ha avuto qualche istante per arrivare sulla banchina. Qui, perso l’equilibrio durante la corsa, è dapprima rotolato in terra e poi si è tuffato in mare dal molo Elba, fra gli sguardi increduli di tutti coloro che transitavano in quei precisi istanti, a piedi o a bordo di veicoli e natanti. Prima di entrare in acqua il fuggiasco ha tentato di disfarsi di tre dosi di cocaina, uguali per confezionamento a quella sequestrata alla predetta ragazza, lanciandole lontane da sé e dopo una breve nuotata fra le barche ormeggiate, sempre sotto gli occhi vigili dei carabinieri che nel frattempo erano saliti su un gommone, ha provato a disfarsi di un involucro che conteneva marijuana, di cui era ancora in possesso, facendo andare a fondo gli indumenti che indossava. Solo quando ha capito che non aveva più scampo, né soluzioni alternative per evitare la cattura, lo straniero ha desistito dalla fuga e non ha opposto resistenza ai carabinieri che lo hanno tirato fuori dall’acqua. Subito dopo, gli stessi militari, raccolta la droga lanciata in banchina, con l’ausilio di un subacqueo hanno recuperato tutto ciò che l’algerino aveva mollato in mare, droga compresa. Effettuata, infine, perquisizione sia personale che domiciliare gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato allo spacciatore la scorta destinata alla vendita, per un totale di poco meno di 90 grammi di cocaina e 180 grammi di marijuana, che avrebbero fruttato diverse migliaia di euro a B.B.. Questo, dopo le formalità di rito, è stato trasferito al carcere di Livorno in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
I militari del Nucleo comandato dal Tenente Ezio Mazza ritenevano che l’algerino rappresentasse uno dei fulcri dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti per Portoferraio e dintorni e per questo ne osservavano i movimenti da tempo, in attesa del momento giusto.