6500 tonnellate di stazza, 110 metri di lunghezza, 95 autoveicoli a bordo. Sono i dati tecnici e di carico della “City of Sidon”, una nave cargo di bandiera panamense, alla quale la Guardia Costiera di Livorno ha dato l’ordine di entrare in porto, coordinando l’intervento dei rimorchiatori del porto labronico, al fine di evitare pregiudizio per l’ambiente e per la sicurezza nelle acque dell’arcipelago.
La nave, con 19 persone di equipaggio, per la maggior parte rumeni, libanesi e libici, partita da Savona e diretta in Libia, veniva individuata dai militari della capitaneria livornese, tramite il sistema di monitoraggio AIS “Pelagus”, attestato nella sala operativa.
Gli operatori, infatti, avevano notato che il cargo aveva una bassa velocità ed una rotta incompatibile con il porto di destinazione. Contattato via radio il comandante del mercantile, quest’ultimo in un primo momento negava la presenza di problemi alla nave, riferendo di essere in attesa di ordini dal proprio armatore. Con l’incalzare delle domande da parte della Guardia Costiera, che notava l’incoerenza delle risposte del comandante con i dati di movimento del mercantile risultanti dagli apparati di monitoraggio, dal bordo ammettevano di avere un’avaria alle macchine da almeno 6 ore, con impossibilità di manovrare e senza mezzi di propulsione.
In considerazione del forte scarroccio e della deriva della nave, dovuti alle condizioni del vento e del mare, nonché dell’avvicinamento progressivo all’area parco dell’Isola di Gorgona, al comandante del mercantile veniva intimato di prendere immediatamente provvedimenti e richiedere l’intervento di un rimorchiatore.
Dopo alcuni tentativi di evitare detta richiesta, in mancanza della quale la Guardia Costiera avrebbe attivato –comunque- le procedure d’intervento “d’ufficio”, a tutela della sicurezza della navigazione e
dell’ambiente, dal porto di Livorno mollava gli ormeggi il rimorchiatore “Piero Neri”, il quale dopo qualche ora di navigazione, agganciava la nave alla deriva prendendola a rimorchio, fino all’ormeggio in sicurezza nel porto di Livorno per le successive riparazioni.
Sul cargo sono in corso le visite dell’ente tecnico e del servizio sicurezza della navigazione della Capitaneria di porto di Livorno per appurare le cause tecniche dell’inconveniente. La Guardia Costiera sta anche
conducendo approfondite indagini per valutare la condotta tenuta dal comandante della nave in relazione alle comunicazioni intercorse con l’autorità marittima.