Ci tengo a fare delle considerazioni in merito all’articolo apparso sui media locali a proposito delle sanzioni amministrative elevate nella notte tra Sabato e domenica.
Ogni anno in questo periodo si svolge il trofeo dentice d’oro, organizzato dal Circolo ASD Sampei e sostenuto da molti commercianti e soggetti privati, vorrei ricordare che l’ADS Sampei organizza corsi di pesca per bambini ed è in programma di organizzare una gara aperta esclusivamente a bambini diversamente abili. Pertanto far passare questa gara, in memoria del nostro amatissimo concittadino Francesco morto anni fa in un tragico incidente in Tailandia, come un voler trasgredia delle regole mi sembra fuori luogo ed eccessivo.
Tornando al ricordo di Francesco, la passione che ci accomunava era quella della pesca ed in particolare della pesca a traina con il vivo.
Per chi non lo sapesse la pesca a traina consiste nel riuscire la notte prima della competizione a cercare di prendere totani vivi per poi innescarli nella speranza di poter fare qualche bella cattura.
Se non si riesce a “far totani” è impossibile praticare questa pesca , e per provare a vincere il trofeo più totani si ha più sono le possibilità di fare qualche bella cattura.
E tutti i pescatori sanno che il totano lo si prende più facilmente con la luce.
E’ altresì vero che la pesca al totano con la luce è vietata e chi la pratica rischia sanzioni amministrative.
Caso vuole che ogni anno che si disputa il dentice d’oro qualche partecipante viene sanzionato perché “pescato” a far totani con la luce.
Non voglio assolutamente affermare che sembra fatto apposta però qualche dubbio mi sorge!!!
Ora io sono un pescatore sportivo particolarmente attento alle regole da rispettare e mai e poi mai mi permetterei di trasgredirle, anzi sostengo pienamente l’operato della Capitaneria nella sua prevenzione e tutela del mare, e specialmente quando vengono smascherate situazioni di pesca di frodo etc etc, ma nel caso specifico si trattava soltanto di una competizione tra amici nel ricordo di una persona eccezionale che amava il mare come tutti i partecipanti al trofeo.
Una nottata passata insieme a ricordare l’uomo, la sua passione, la sua voglia di vivere, ricordo interrotto solo per un attimo per l’infrazione commessa per aver pescato un totano che serviva per prendere quel dentice che Francesco prendeva ogni volta che usciva in mare con il suo sorriso, con le sua battute che ho stampate nella mente e che nessun verbale potrà mai cancellare.
Adalberto Bertucci
Pescasportivo