Lo urleremo fino alla noia: Pretendiamo un sistema di trasporti coordinati fra nave, treno, aereo e autobus. Lo strumento è l’Osservatorio per la continuità territoriale dell’Arcipelago Toscano che però finora non ha funzionato perché è troppo pletorico e poco operativo.
La Regione che è l’ente di programmazione del trasporto pubblico locale, deve perciò rivedere e rilanciare tale organismo, impegnandosi direttamente nell’Osservatorio che dovrà comprendere poche persone ma motivare, in quanto direttamente interessate al buon funzionamento della continuità territoriale marittima e terrestre.
Inoltre, la Regione Toscana, contemporaneamente allo snellimento dell’Osservatorio, deve istituzionalizzare la Conferenza per gli orari, e quindi coinvolgere annualmente: autorità marittime e portuali, province, comuni, sindacati, aziende e compagnie del trasporto locale interessate, nonché Trenitalia, i rappresentati dei pendolari, etc. Lo scopo deve essere quello di programmare i collegamenti per le stagioni successive.
Comitato 2.6