Qualche giorno fa un nostro lettore è intervenuto per esprimere disappunto per l'esposizione, alla bella vista della nascente nuova stagione turistica, di una bicicletta arrugginita stazionante nella zona del porto. La cosa ci ha stimolato. La mente è andata indietro nel tempo alla "pensionata" rubrichetta che viveva nella nostra
testata, chiamata "Il Medagliere". Uno spazio fatto di istantanee rubate ad una Portoferraio che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi. Lo scopo era quello di stimolare bonariamente tutti quanti a vivere al meglio il nostro territorio, puntando ad un maggior senso civico (eternamente da costruire in noi italiani) in particolare un senso civico in grado di rispettare l'arredo urbano e di puntare al suo decoro. Fu interrotto il "Medagliere". Pareva facile spunto perstrumentalizzazioni politiche, ma in realtà chiunque è stato al governo della città non ha mai risolto tali aspetti, evidentemente bipartisan, e così nessun altro organismo. Si tratta di una coscienza da far maturare e senza dubbio gli Enti possono fare sempre di più in proposito, scuola compresa, e molto impegno devono mettercelo cittadini e famiglia, primo ambiente formativo.
Poi esistono competenze di Enti in materia, con diversi problemi e tutto a volte si complica, i mezzi finanziari pubblici scarsi danno il colpo finale. Esemplari in questi giorni gli studenti che si sono attivati per pulirela spiaggia dello Schiopparello, e gli Amici dell'Enfola hanno fatto pulizie chilometriche. E' senza dubbio questa la strada: muoversi in prima persona.
Tornando alla bici rugginosa, allora ci siamo detti che era il caso di far notare, ciò che già sanno i turisti in arrivo e gli indigeni, vale a dire quello che è in bella vista.
Non solo biciclette arrugginite, ma tutta una serie di ambienti, angoli, strane strutture, aiuole o altro, in condizioni davvero "critiche". Ed ecco che il nostro direttore ha dato il via alla pubblicazione di queste foto raccolte qua e là nella zona portuale, scattate alcuni giorni fa con l'occhio elettronico, che ha registratosituazioni davvero deprimenti. Forse alcune, si spera, oggi saranno state risolte, chissà..E come non contattare il sindaco per sentire cosa aveva da dire. "Faccio notare- ha detto - che la cura dell'area portuale non è di competenza dell'Amministrazione locale ma spetta
all'autorità portuale, e che viale Zambelli e viale Tesei sono a cura della Provincia".
Certamente sindaco, abbiamo detto, anche il primo cittadino ha il compito di stimolare chi di dovere al fine di migliorare la situazione. "È proprio così -ci ha risposto Roberto Peria- sono anni che mi impegno in questo difficile mestiere e cerco di far fronte a tutta una serie di ambienti in difficoltà.
Per le aree degradate del porto- precisa - io mi sono già mosso. Con la nuova stazione marittima all'ex Cromofilm, che verrà realizzata dall’APP, cambierà tutto. Il problema è che in questi otto anni, con tutti i nostri umani limiti, ho dovuto agire, dal Falcone al Forte Inglese, passando per il viale delle Ghiaie fino al porto, per recuperarel’abbandono e l’incuria di decenni".
Una lotta nfinita quindi. Ma di certo secondo l'antico proverbio "Chi dura la vince", qualche speranza c'è. Quindi non c'è che da insistere e prima o poi anche le brutture di Portoferraio, romana, medicea e napoleonica, mediterranea scompariranno. Si accettano previsioni in proposito.