Ai Sindaci elbani,
Alle Compagnie di navigazione,
All'Assessore alla mobilità e trasporti della Regione,
A Trenitalia
Mi riferisco a quanto mi è capitato sabato 31 gennaio ma che è un problema già riscontrato ogni volta che vorrei prendere il treno delle 9,16 per Firenze in partenza da Piombino Marittima.
Non vi siete mai trovati al porto di Piombino all’arrivo della nave in partenza da Portoferraio alle otto e che, a regola, dovrebbe essere in coincidenza con il treno per Firenze delle 9,16?
Sostengo che “a regola” dovrebbe essere in coincidenza con quel treno perché il traghetto precedente parte alle 6,30 e non credo si possa pretendere che un elbano per prendere la nave alle 9,16 debba partire due ore e quarantacinque minuti prima.
E’ uno spettacolo veramente desolante: donne e uomini, giovani, meno govani ed anziani che corrono e arrancano per arrivare al treno che immancabilmente alle 9,16 in punto (mai vista una puntualità così rispettata), ma quando sono già in cima allo scivolo che porta ai binari vedono partire il treno che poi sta fermo 10 minuti alla Stazione di Piombino ed altri 15 minuti alla stazione di Campiglia.
E’ giusto, signori Sindaci, Assessore alla mobilità e trasporti della Regione e Responsabili di Trenitalia che dei cittadini che non hanno l’auto, o per libera scelta o magari rispettosi dell’ambiente e della pubblicità che invita ad usare il mezzo pubblico, scelgono di spostarsi in treno, siano presi in giro in questo modo?
Vorrei usare dei termini più appropriati allo stato d’animo di chi subisce questo affronto (uno di questi centometristi trombati dalla puntualità del treno sono per l’appunto io) ma, poiché sono una persona ben educata, mi sforzo di usare un linguaggio corretto.
E non è la prima volta che verifico di persona questo disservizio, frutto soltanto della incapacità o insensibilità di chi dovrebbe coordinare i mezzi di trasporto.
Pertanto ogni volta, se va bene devi prendere il taxi fino alla stazione centrale (costo sette euro) altrimenti devi farti portare a Campiglia (costo 40 euri). E di spendere quaranta euro mi è già capitato tre o quattro volte nell’arco di un paio di anni.
Non è ammissibile né accettabile di essere presi per ..., pardon, trattati in questo modo
- dalla Compagnia di Navigazione che, a conoscenza del problema, non studia un anticipo della partenza per dare un servizio anche ai pedoni trenodipendenti;
- dalle Ferrovie perché sarebbe sufficiente che suggerissero al controllore o al conduttore, alla stazione marittima, di affacciarsi verso il piazzale del porto per verificare se ci sono passeggeri in arrivo e ritardare la partenza (a volte bastano due o tre minuti) risolverebbe tutti i disagi lamentati. Non credo che il regolamento interno non preveda questa facoltà per aspettare i ritardatari;
- ancora dalle ferrovie che potrebbero ridurre di due o tre minuti la sosta alla stazione centrale di Piombino e altrettanti alla Stazione di Campiglia e risolverebbero tutti i problemi.
Infine un appello ai Sindaci elbani, che non dovrebbero permettere che i loro cittadini ed elettori siano trattati peggio dei migranti in cerca della terra promessa. Quando vengono fatti gli incontri per concordare gli orari dei collegamenti marittimi non vengono esaminate le coincidenze con le ferrovie e con gli altri trasporti terrestri?
Consentitemi un’appunto polemico: forse il problema non tocca i sigg. Sindaci perché per gli spostamenti istituzionali non viaggiano in treno ma nelle comode macchine di servizio.
Sono certo che non riceverò alcuna risposta alla mia protesta magari per dire che per motivi tecnici non si può fare niente, ma, per ogni evenienza, indico il mio indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
GIAMPAOLO GUIDI