"Il personale scolastico che in precedenza aveva avvertito qualche scricchiolio alla ripresa settimanaloe delle attività stamani ha trovato sul pavimento dei locali pozze d'acqua che erano filtrate dalle coperture poi, dall'estermo ha notato l'avvallamento di una porzione del tetto.
D'accordo con la Dirigente abbiamo fatto evacuare la Scuola Materna di San Giovanni trasferendo immediatamente i bambini, con due scuolabus nel vicino edificio scolastico di Carpani, dove le attività della scuola continueranno nei prossimi mesi"
Il Sindaco di Portoferraio ha appena firmato l'ordinanza che dispone lo sgombero dell'edificio e la sua messa in sicurezza e riferisce sulle facilmente individuabile cause dell'evento.
"Sono stati gli eccezionali eventi meteorici degli ultimi anni - dice Mario Ferrari - ad accelerare il degrado della copertura, e anche se la minaccia di cedimento nell'immediato riguarda al momento solo una parte del tetto si è già deciso di provvedere al rifacimento della copertura"
I lavori specifica il sindaco saranno eseguiti con procedura di somma urgenza e con l'uso di nuovi materiali che graveranno molto meno sulla struttura muraria.
Siamo insomma di fronte ad un nuovo "effetto travetti magona" materiale armato in ferro che fu usato a profusione all'Elba nel periodo della ricostruzione post-bellica, e che consentiva rapide realizzazioni di coperture, ma che ad una sessantina di anni dalla messa in opera, più che iniziare, continua a dare preoccupazioni, anche perché talvolta i cedimenti sono improvvisi e ben più gravi di quello verificatosi a San Giovanni.
Al di là della contingenza sabbe quindi opportuna un'azione di verifica preventiva degli edifici pubblici e privati per la realizzazione dei quali fu fatto massiccio uso di quei materiali.
I disagi per alunni famiglie e personale saranno comunque limitati visto che la Dirigenza scolastica portoferraiese ha assicurato che a Carpani si possono assorbire le attività precedentemente svolte nella scuola evacuata.
Certo verrebbe da notare in questo periodo di roboanti annunci governativi, alla base dei quali si scopre spesso c'è solo "fuffa" (forforina si direbbe in ferajese), che una BUONA SCUOLA per essere tale prima di tutto deve stare strutturalmente in piedi e risultare sicura per chi ci deve crescere e chi ci lavora.