Vi propongo qui di seguito un fatto avvenuto ieri, secondo me della massima gravità:
E' così che vogliamo la sicurezza nelle scuole?
Il 4 febbraio le forze dell'ordine hanno portato a termine un'operazione antidroga presso il plesso scolastico "ISIS Foresi- IPSIA Brinetti" in località Concia di Terra.
Ho potuto vedere con i miei occhi le modalità con la quale veniva svolta suddetta operazione, poichè mio figlio, minorenne era stato ritenuto interessante dal cane condotto durante l'orario di lezione all'interno della classe (preciso subito che la perquisizione avvenuta ha dato poi esito negativo).
Sono arrivata a scuola, chiamata dai carabinieri e ho trovato mio figlio fuori dalla classe, durante l'orario di lezione, "piantonato " da tre o quattro carabinieri. Ovviamente la curiosità portava gli alunni delle altre classi ad affacciarsi alle porte delle loro aule per vedere chi era stato "beccato". Vengo informata che appena avessero terminato la perquisizione di un altro ragazzo, sarebbe toccato a mio figlio entrare nell'aula preposta a denudare i ragazzi. Inizio a comprendere la situazione e mi viene spiegato dalle forze dell'ordine che erano entrati nelle aule con i cani, "prelevando" quelli che avevano attirato l'attenzione del cane.
Ho dovuto assistere alla perquisizione e all'umiliazione di mio figlio in un aula di scuola, già preparata per quello scopo..
Personalmente non posso credere che i genitori e gli insegnanti, che in più mi hanno riferito di aver loro stessi sollecitato tale operazione , si sentano soddisfatti di aver creato per un giorno una scuola-questura.
Certamente concordo che nelle scuole e anche altrove i nostri ragazzi debbano stare al sicuro, concordo anche in una presenza delle forze dell'ordine in modo tale da funzionare sia da controllo sia da deterrente nei confronti dei ragazzi e che ciò significhi una sicurezza per i genitori. Ma mai mi sarei apettata una tale modalità come ho ripetuto più volte ai carabinieri ed ad alcuni docenti.
un genitore
Gentile signora
Pubblichiamo la sua lamentela e ci duole se l'operazione condotta ha urtato la sensibilità sua e di suo figlio. Così facendo rendiamo pubbliche le sue lamentele e siamo certi che esse giungeranno a chi di competenza, che opportunamente potrà vagliarle.
Certo è comunque (e tenga conto che chi le scrive è un non consumatore personalmente favorevole alla depenalizzazione dell'uso e detenzione dei cannabinoidi) che le leggi che ci sono vanno rispettate e fatte rispettare, e che un approfondimento dei controlli, specie in presenza della "attenzione" espressa da animali che compiono un preziosissimo lavoro, e raramente sbagliano, era giustificato.
Lei eccepisce sulle modalità di questo controllo ma ci pare piuttosto improbabile pensare di non piantonare qualcuno che è in attesa di essere controllato, così come procedere ad una perquisizione personale di qualcuno senza - certo in luogo idoneo - farlo denudare. E quale poteva essere l'alternativa? Il trasferimento in caserma dei ragazzi da controllare? Non sarebbe stato per loro ancora più psicologicamente "pesante"?
Ci rallegriamo che suo figlio (presupponiamo senza patire scorrettezze di sorta) abbia potuto dimostrare la fallacità del sospetto canino e crediamo che pure lei dovrebbe esserne lieta
La ringraziamo di averci scritto salutandola
sergio rossi