E' iniziata da ieri nella terapia intensiva di Piombino l'attività dei rianimatori e infermieri inviati dal Centro GRC per rinforzare l'équipe della struttura dopo i tragici accadimenti. I professionisti collaboreranno con i colleghi di Piombino per rivedere le pratiche cliniche e svolgere attività di simulazione su alcuni quadri clinici. Svolgeranno una vera e propria attività di "allenatori". Si tratta di una metodo di lavoro per ricostituire e ricompattare un gruppo di professionisti inevitabilmente scosso rispetto a quanto avvenuto ed elevare i livelli di sicurezza della struttura. "E' opportuno ribadire - dice Riccardo Tartaglia, responsabile del Centro GRC - che quanto accaduto presso l'ospedale di Piombino è stato un evento imprevedibile e anche difficilmente prevenibile".
"Sulla base dell'inchiesta regionale - chiarisce ancora Riccardo Tartaglia - i casi accaduti sono risultati la conseguenza di un atto che è intervenuto e che ha determinato le gravi anomalie della coagulazione, a comparsa improvvisa, non giustificabili quindi dal quadro clinico, da terapie in atto e procedure di reparto documentabili. Non attribuibili di conseguenza ad errori umani. E' quindi totalmente sbagliato assimilare questi casi a eventi avversi conseguenti alla non applicazione di pratiche per la sicurezza del paziente".
Lucia Zambelli da Toscana Notizie