L’estate sembra iniziata davvero per gli uomini e le donne della Capitaneria di porto elbana: in questi giorni, infatti, i militari sono stati impegnati a far fronte a più richieste di soccorso in mare, ad attività di vigilanza sul demanio marittimo e ad interventi di controllo sulla filiera della pesca.
I soccorsi in mare hanno visto protagoniste imbarcazioni da diporto naufragate, una presso lo Scoglio Africa, nei pressi dell’isola di Montecristo, immediatamente soccorsa da un’imbarcazione del Corpo Forestale dello Stato, un’altra presso la località di “Sottobomba” a Portoferraio, resa particolarmente difficile dalle condizioni meteomarine e risolta dal coraggio di un Sottufficiale della Guardia Costiera che ha tratto in salvo il naufrago tuffandosi tra le onde ed infine una barca assistita dalla motovedetta della Capitaneria a causa di problemi tecnici nel corso della navigazione.
Inoltre, il personale della Guardia Costiera è intervenuto presso la spiaggia della “Padulella” a Portoferraio, per attività di verifica del confine demaniale e per vigilare, in coordinamento con il Comune di Portoferraio, ESA e “Igiene Service” sulla pulizia e le modalità di livellamento della spiaggia stessa. A seguito di tale attività, numerosi rottami e materiali di scarto sono stati finalmente rimossi restituendo così l’arenile alla libera fruizione dei cittadini.
Sempre per prevenire illeciti sulle spiagge prima dell’inizio della stagione estiva, in sinergia con il Comune di Portoferraio, si sono svolte delle riunioni di coordinamento con i titolari dei locali “punti blu” dove sono state impartite precise direttive da parte della Guardia Costiera per garantire un corretto uso del pubblico demanio a vantaggio della collettività.
Infine, una spiacevole sorpresa per un pescatore sportivo subacqueo riese: la sera di ieri, 2 giugno, il pescatore aveva fatto rientro, con il suo natante da diporto presso il porto di Rio Marina, dopo una battuta di pesca subacquea in apnea, durata tutto il pomeriggio.
Ma questa volta, ad attenderlo, ha trovato due militari della Guardia Costiera che hanno provveduto ad effettuare un controllo sui documenti di bordo e soprattutto sul pescato catturato.
A bordo, il personale della Capitaneria di Porto ha riscontrato che il natante era privo della necessaria copertura assicurativa ed oltre a rilevare metodologie di cattura non consentite, ha rinvenuto un quantitativo di polpi superiore a quello previsto dalle vigenti norme in materia di pesca.
Pertanto, i militari, oltre a contestargli illeciti amministrativi che prevedono pesanti sanzioni pecuniarie, hanno provveduto a porre sotto sequestro la barca a motore senza assicurazione, il prodotto ittico rinvenuto, interamente devoluto in beneficenza, il fucile subacqueo con il quale è stato pescato ed altro materiale vietato dalla normativa sulla pesca.
I controlli di questo tipo sono parte integrante della attività istituzionale del Corpo delle Capitanerie di Porto e comprendono la verifica di tutta la filiera partendo dalla pesca alla commercializzazione, per garantire la salute del consumatore e la tutela delle risorse ittiche nonché, come in questo ultimo caso, per evitare un’ingiusta concorrenza nei confronti dei pescatori professionisti ad opera di diportisti o sedicenti pescatori sportivi.
Capitaneria di Porto - Guardia Costiera Portoferraio