L’ordinanza di “espulsione” dei Rom dall’Elba firmata dal Sindaco di Portoferraio (la cui iniziativa è stata entusiasticamente accolta e spalleggiata dai colleghi sindaci insularii), avrà pure raccolto il plauso della cittadinanza, ma non poteva essere emessa: il “vizio” rilevato dal Prefetto di Livorno (che ne ha chiesto a Ferrari il ritiro, nelle ultime ore) non è solo formale, ma di sostanza, poiché non c’è stata da parte di Ferrari nessuna comunicazione preventiva alla stessa Prefettura.
Il Prefetto – le cui indicazioni pare che il Sindaco portoferraiese non abbia intenzione al momento di raccogliere – ritiene insomma che il Comune abbia agito fuori della sua sfera di competenza, con l’emissione dell’ordinanza che ha portato l’isola alla ribalta nazionale, ed abbia pure esulato dalle sue prerogative chiedendo che all’esecuzione dell’ordinanza provvedessero (oltre la Polizia Municipale), anche i Carabinieri.
Nel caso di specie, oltre all’evidente conflitto istituzionale, poco muta, visto che i Rom hanno già lasciato Via Zambelli ed il parcheggio ex-Residence e l’Elba dopo un’azione coercitiva che lo Stato (nella figura del Prefetto) ha valutato illegittima.
Il problema potrebbe porsi se qualcun altro (di qualsiasi etnia) decidesse di sostare temporaneamente la dove stavano i “cacciati”, le forze dell’ordine ottempereranno ai disposti del Sindaco Ferrari – ancora fino a prova contraria vigenti - o alle interpretazioni prefettizie?