Un nordafricano Y.H.A. si è reso responsabile di un fine-pomeriggio molto movimentato sotto i portici di Calata Italia nell'area portuale del capoluogo elbano.
L'uomo che già nelle ore precedenti era stato protagonista di un altro alterco e poi di uno scontro con un connazionale marocchino (tanto che la Polizia aveva pregato la consorte, che lo seguiva nel suo peregrinare, di riaccompagnarlo a casa) ha dato il meglio di sè intorno alle 19.30 al bar Piccadilly.
Al rifiuto del gestore di servigli ulteriori bevande alcoliche, oltre quelle che aveva evidentemente già assunto, il soggetto ha perso del tutto il lume della ragione urlando e "sparecchiando" il bancone del vassoio degli aperitivi finito a terra e dando così inizio al parapiglia.
A quel punto due clienti elbani del bar si avvicinavano tentando di contenere le escandescenze dell'uomo. mentre una dipendente si precipitava fuori del locale chiedendo aiuto.
La zuffa continuava all'esterno del bar, dove il marocchino spingeva violentemente uno dei due chienti intervenuti, un cinquantacinquenne, mandandolo a sbattere contro una colonna di cemento e poi a terra.
A quel punto intervenivano gli Agenti della Polizia di Stato che, coadiuvati da una pattuglia di Carabinieri che si trovava a transitare sul posto, hanno immobilizzato l'assalitore che veniva condotto presso il locale Commissariato dove gli veniva contestata una denuncia (a piede libero) per l'agggressione consumata e le lesioni provocate all'elbano.
Questi nel frattempo è stato soccorso e condotto dai Volontari della Croce Verde di Portoferraio al Pronto Soccorso dell'ospedale di Portoferraio, dove i medici gli hanno riscontrato una profonda ferita lacero-contusa alla nuca e la frattura del setto nasale, emettendo un prognosi di guarigione di 20 giorni salvo complicazioni.