L’Amministrazione comunale ha ripavimentato, asfaltandola, l’area posta davanti alla Caserma dei Carabinieri e ha stabilito di intitolarla al Generale dei Carabinieri Giulio Giusti, che, con il grado di Tenente, prestò servizio presso la Compagnia di Portoferraio, durante la seconda guerra mondiale dal maggio del 1943 al febbraio del 1944, distinguendosi, come ha ricordato il Sindaco Ferrari, per numerose azioni a difesa e a tutela della popolazione.
Fin qui tutto bene. Bene l’aver sistemato quell’area e certamente meritevole di plauso il ricordo del Generale Giusti, anche se, forse, per onorarne degnamente la memoria, sarebbe stato più giusto dedicargli qualcosa di diverso da quel modesto appezzamento di terreno da anni utilizzato come parcheggio.
Contemporaneamente alla esecuzione dei lavori è stata rifatta la segnaletica e, praticamente, la stragrande maggioranza dei 23 stalli per la sosta è stata riservata all’Arma dei Carabinieri. Ben 17 e solo 6 sono rimasti liberi.
Sul sito del Comune non ho trovato una delibera o un’ordinanza che mi aiutassero a conoscere le ragioni che hanno determinato questo sostanziale mutamento della destinazione a parcheggio pubblico di quell’area, ma non ho trovato nulla.
In un primo tempo ho pensato, ingenuamente, che la decisione di concedere un numero consistente di posti auto all’Arma fosse giustificata dall’incremento delle autovetture di servizio in misura tale da rendere non più sufficienti lo spazio esistente intorno alla Caserma protetto da un muro di cinta e il garage che fu realizzato in seminterrato.
Ma in questi giorni ho notato che nei posti disegnati con colore giallo non sostano affatto autovetture di servizio, di proprietà dell’Arma, ma autovetture private, ed allora ho capito che quanto avevo pensato era sbagliato. In realtà, approfittando dei lavori di ripavimentazione, si è deciso di creare anche davanti alla Caserma dei Carabinieri la stessa identica, intollerabile e non legittima situazione che ormai da molto tempo, si è consolidata, per volontà del Comune, con il parcheggio riservato alla Guardia di finanza lungo il viale che porta alla spiaggia delle Ghiaie e, per volontà della Autorità portuale, con l’istituzione, dal 2007, di posti auto a servizio della vecchia sede della Compagnia dei CC in Calata e della Capitaneria di Porto nel piazzale della Linguella.
Ho fatto presente, da un bel po’ di tempo sia alla Amministrazione comunale, alla attuale come a quella passata, sia alla Autorità portuale che le scelte compiute sono in contrasto con la normativa del Codice della strada, ma non è servito a niente. L’Amministrazione comunale rifiuta di riconoscere che il Codice, all’art.7, attribuisce ai Comuni la competenza a riservare, nei centri abitati, appositi spazi ( peraltro in numero “limitato” ) per gli automezzi DEGLI ORGANI DI POLIZIA STRADALE, tra cui è compresa anche l’Arma e non per quelli DEI DIPENDENTI. Così come l’Autorità portuale non intende ammettere che, sempre il Codice all’articolo 6 e il suo Regolamento di attuazione all’articolo 8, non le attribuiscono alcuna competenza in materia di regolamentazione del traffico nei centri abitati. Ormai non nutro più alcuna speranza in un autoravvedimento delle due Amministrazioni. Ma non smetterò mai di denunciare questi comportamenti che, a mio modestissimo avviso, sono il risultato di una non corretta, direi proprio distorta interpretazione delle vigenti norme in materia di circolazione stradale.
Giovanni Fratini