I Palombari del Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Spezia hanno concluso oggi le operazioni di rimozione e neutralizzazione di un ordigno esplosivo residuato bellico issato a bordo dal motopesca Santa Lucia nelle acque dell’Isola d’Elba.
La notte del 25 maggio, durante una normale battuta di pesca, il Santa Lucia ha rinvenuto tra le reti un probabile manufatto esplosivo. Fatto evacuare l’equipaggio ed interdetta la zona di fonda del peschereccio dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio, l’Ufficio distaccato dell’Elba della Prefettura di Livorno ha richiesto l’intervento degli artificieri del Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin che, in poche ore, hanno raggiunto l’imbarcazione.
Le operazioni condotte dai Palombari della Marina, svolte con la massima cautela, hanno permesso di riconoscere l’ordigno come una bomba d’aereo americana da 1.000 libbre della seconda guerra mondiale, di rimuoverla dalla coperta del motopeschereccio e di rimorchiarla in un area di sicurezza individuata dalla locale Autorità Marittima, dove sono state portate a termine le delicate procedure operative per la sua distruzione.
Quest'operazione, come molte altre attività condotte dal personale del Gruppo Operativo Subacquei, si inserisce nell'ambito delle capacità che la Marina Militare mette al servizio per la sicurezza della collettività e della salvaguardia del mare.
I Palombari di Comsubin raccomandano a chiunque dovesse imbattersi in manufatti, con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone, il prima possibile, il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri.
Consubin - Marina Militare