Gentile Direttore,
non mi sembra che la mia prima lettera sulle continue violazioni del codice della strada a cui spesso assisto ed in particolare nel centro storico e sui furgoni della Società ESA che scorrazzano in Piazza Cavour, unica zona pedonale in tutta la città, anche in ore di punta, abbia avuto molto successo. Tutto è rimasto come prima!
Ho sentito dire in giro che l’Assessore Bertucci ha rinunciato ad occuparsi di sport e che ha intenzione di dedicarsi meglio ai problemi del traffico cittadino. Ho saputo anche che, tra poco, dovrebbe arrivare il nuovo Comandante dei vigili. Dell’Assessore, a dire la verità, non mi fido molto, ma chissà che, per cominciare bene, il nuovo Comandante non prenda in seria considerazione quello che mi permetto ancora di segnalare come gabbiano “ferajese” puro sangue, visto che sono nato sugli scogli neri che ci sono sotto il faro del Forte stella, vicino alla statua della Madonnina. Quanto ad ESA, spero tanto che la Presidente, prima o poi, prenda in seria considerazione le mie segnalazioni.
Ed allora ho deciso di scriverLe questa seconda lettera e mandarLe qualche altra foto. Esa continua tranquillamente a ritirare i rifiuti in piazza Cavour anche in ore in cui ci sono tante persone, soprattutto turisti. Nella medesima piazza si assiste spesso ad un via vai incredibile di automezzi per lo scarico delle merci a qualunque ora del giorno e di automezzi vari che la attraversano non rispettando la segnaletica esistente. Le moto e le macchine, in tutto il centro abitato, continuano ad essere parcheggiate ovunque: sui marciapiedi, sulle strisce pedonali o negli spazi che dovrebbero essere riservati ai poveri pedoni. E già che ci sono ho pensato di mandarLe anche una foto sulla segnaletica che, in molte parti di Portoferraio, praticamente non esiste più. Mi limito solo, per non rubarle troppo spazio, allo stop al bivio per l’Enfola e ad un passaggio pedonale in Calata, vicino all’Ufficio per le informazioni turistiche. Le prometto questa volta che, se anche con il Bertucci più impegnato e il nuovo Comandante, le cose non cambieranno, non la disturberò più. Deciderò di volare più alto, lungo la costa o in mezzo al golfo. Di andarmene, ogni tanto a Capo bianco o sul castello del Volterraio a vedere i tramonti e a riposarmi. E così non mi farò più il sangue marcio vedendo tutto quello che non va nella città di Cosimo che, se potesse riaprire gli occhi, i “moccoli” li sentirebbero fino a Piombino.
La ringrazio per la Sua disponibilità e La saluto
Wack gabbiano ferajese