Mario Lunisio Mazzei, per tutti gli elbani Mariuccio, se ne è andato su su oltre il Capanne lasciando la sua Poggio all’età di 84 anni. Operaio, imprenditore edile, ristoratore, pizzaiolo di fama indiscussa, era conosciuto per le sue virtù di libero pensatore, di filosofo, di vita, di artista naïf. Ma si sentiva soprattutto uno spirito anarchico all'isolana.
Mariuccio è stato fiero di essere nato e cresciuto su uno Scoglio in mezzo al mare, sentendone forte l’appartenenza. È stato consapevole di aver ereditato nel suo DNA il ribollire di razze, etnie e genti che hanno battuto, lottato e assaltato questa terra strategica per i popoli del Mediterraneo. Ancor prima della corsa all'ombrellone, i suoi avi sono stati conquistati ma anche conquistato i loro conquistatori, combattendo, lavorando, scavando, bonificando l’Elba del ferro e del fuoco, del marmo e del granito, degli orti e dei vigneti, del bosco ceduo e dei castagneti. Mariuccio, il padre e i fratelli, tutti partiti prima di lui, sono stati imbevuti del salmastro del fantastico, della stravaganza e dell’eccentricità.
Nello Mazzei, patriarca di un Poggio da paese delle meraviglie, ha allevato la sua numerosa prole all'insegna dell’aforisma libertario: “La rosa dell’uguaglianza germoglia in una sola idea”. È stato la molla per la vita e la maturità di figli noti in tutta l’Elba: Rosa, Rosina cuore e polmone con il figlio Publio del ristorante di prima categoria “Publius”, Ugualino fornaio di successo, Germuglia, Solidea, e ancora gli “extraterrestri” Urano e Lunisio.
Mariuccio, puginco-isolano-elbano fino al midollo, è stato un solare lunatico anticonformista, carico di generosa spontaneità come quando salvò 20 anni fa, con eroico slancio i turisti travolti con la loro auto dalla caduta di un enorme albero lungo la provinciale di Poggio.
I Funerali si svolgeranno martedi 24 ottobre nella chiesa di S. Niccolò in Poggio.
Romano Bartoloni