Nella giornata di martedì 7 novembre, su preziosa segnalazione di privati cittadini e con l’aiuto di alcuni pescatori professionisti, che di loro iniziativa si sono prestati a collaborare, gli uomini della Guardia Costiera di Portoferraio hanno effettuato un’attività di polizia marittima in località San Giovanni (Portoferraio) a seguito della quale è stata individuata nella omonima laguna – tratto di mare ben conosciuto per i fanghi termali e per il delicato interscambio tra acque marine e lacuali - una lunga rete da pesca del tipo tramaglio, posizionata lungo la scogliera e non conforme alla normativa vigente.
I militari della Capitaneria di porto, ritenendo oltremodo dannoso per l’ambiente marino e pericoloso per la sicurezza della navigazione il posizionamento di tali reti, hanno proceduto al recupero ed al successivo sequestro delle irregolari attrezzature da pesca, bonificando l’area interessata.
Nello specifico, la rete recuperata, per una lunghezza complessiva di circa 1000 metri ed un valore stimato che si aggira sui 3000 €, è stata posta sotto sequestro. All’interno dell’attrezzo sono stati rinvenuti, oltre a vari tipi di piccoli pesci intrappolati tra le maglie, anche alcuni esemplari di uccelli tipici della fauna locale tutti, ove possibile, prontamente restituiti al mare nelle stesse zone del rinvenimento.
Sono in corso ulteriori accertamenti nei porti ed approdi elbani al fine di poter individuare e sanzionare i responsabili di tali violazioni.
Le attività di controllo da parte della Guardia Costiera continueranno, soprattutto in previsione del periodo “natalizio”, prestando particolare attenzione alle zone di mare dove il fenomeno della pesca illegale è più diffuso e in generale nelle aree sottoposte a tutela; ciò al fine di garantire la protezione dell’ambiente marino, il rispetto delle norme vigenti in materia di pesca e soprattutto la tutela del consumatore.