Oggi il cuore di Pietro ha cessato di battere.
Per tutti noi di paese – e non solo- è una perdita gravissima, repentina e, in parte, inaspettata.
Anche se lo vedevamo da tempo con qualche acciacco, non immaginavamo che ci avrebbe lasciato così presto.
Ora, non potendo più raffrontarsi con lui, ci rifugiamo nei ricordi più vicini, ripercorriamo con la mente i momenti più significativi trascorsi insieme e elaboriamo le più vive riflessioni.
Pietro lo dobbiamo ricordare soprattutto come un buon padre di famiglia, un amico, un sapiente imprenditore, che ha saputo valorizzare tutto quanto rientrava nelle sue attività.
Ha ricoperto anche il ruolo di assessore nell’Amministrazione Comunale parecchi anni fa.
Ma tra tutti gli impegni di cui si è fatto carico ce ne è stato uno di particolare importanza per cui il ricordo rimarrà a lungo: la costituzione e la guida dell’Associazione Pubblica Assistenza di Marciana Marina.
Dobbiamo riconoscergli di aver avuto il merito di darle inizio in mezzo a molteplici difficoltà nel lontano 1989, confortato da alcuni “pionieri” che hanno condiviso questa sua iniziativa e che hanno costituito un prezioso aiuto almeno in queste prime fasi di costruzione.
Pietro ha continuato a gestire l’associazione come Presidente, riscuotendo la fiducia delle assemblee e ricambiando la stima con il suo impegno teso a migliorare il sodalizio, imponendosi e superando i momenti critici che, lungo il percorso, non sono mancati.
L’ha portata avanti per oltre 25 anni, sobbarcandosi le responsabilità e gli impegni richiesti dall’assumere un ruolo di tal fatta.
Da qualche tempo aveva lasciato il testimone ai più giovani, con i quali comunque era rimasto sempre in contatto.
Oggi la “sua“ associazione, partita con il minimo delle risorse possibili può vantare di possedere una sede di proprietà, un parco mezzi invidiabile, un gruppo di validi operatori e un bilancio in attivo; il tutto costruito con il contributo di molti .
Si è riusciti tra tutti a creare un servizio ormai riconosciuto e indispensabile per la collettività.
Questo è stato l’obiettivo di Pietro in tutti questi anni di militanza , perseguito con quella sua personale determinazione che tutti gli abbiamo sempre riconosciuto.
Questa idealmente può essere considerata l’eredità che ci ha lasciato.
La sua scomparsa naturalmente ci lascia un vuoto difficile da colmare, ci mancheranno anche la sua perspicacia e la sua semplicità operativa.
Ci mancherà soprattutto la sua preziosa esperienza e la sua capacità organizzativa nei momenti di aggregazione.
Se noi vogliamo continuare il suo percorso non possiamo rifugiarci solo nel ricordo dei molteplici episodi vissuti con lui, dovremo invece far tesoro del suo esempio di pieno impegno nel sociale, orientato a realizzare il bene comune.
Se sapremo far rivivere nei nostri comportamenti questi principi allora siamo sicuri che rivivrà in positivo anche il ricordo di Pietro; un caro amico che ci ha lasciati.
Luciano Giorni