L'Elba marginalmente interessata all'operazione di polizia relativa alla vicenda delle "Aste giudiziarie pilotate" di Pisa che ha visto coinvolte figure di alto profilo, quali giudici, avvocati, commercialisti, funzionari pubblici.
Pesantissime le ipotesi di reato che nel caso di taluni indagati (e arrestati) alla turbativa degli incanti vede sommarsi l'associazione a delinquere e il falso.
La Procura di Genova che conduce l'inchiesta ha, tra gli altri, ordinato l'arresto del giudice Roberto Bufo, che per otto mesi circa tra il 2014 ed il 2015 prestò la sua opera come "assessore aggiunto" della Giunta di Mario Ferrari.
Atteso che quanto contestato al Bufo non riguarda il suo periodo "elbano", c'è da ricordare la forte polemica che si sviluppò intorno alla sua nomina, ritenuta illegittima (a ragione, tanto che fu poi lo stesso Ferrari a doverla annullare) dalla opposizione.
Alla luce degli eventi odierni suona quanto meno beffardo che il magistrato, indiziato di comportamenti tanto gravi, fosse stato chiamato, all'epoca, al capezzale della giunta ferajese per garantire "ordine pubblico" e legalità.
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