Aveva deciso di lasciare Torino e vivere all’Isola d’Elba, in una sua proprietà riservata nella località Buraccio di Porto Azzurro. In una struttura fatiscente e priva di elettricità, Caveglia Cresto Giovanni, 75^enne torinese ma da anni residente a Porto Azzurro, aveva scelto di vivere in solitudine e di tanto in tanto, pare, era lui a mettersi in contatto con i figli rimasti in città e con qualche parente che vive a Campo nell’Elba.
Non sentendolo dallo scorso mese di ottobre, uno dei suoi figli ha chiesto al parente campese di andare a controllare e così ieri pomeriggio al nipote è toccata la macabra scoperta. Ha trovato nel piazzale della proprietà il cadavere dello zio in avanzato stato di decomposizione, riverso sui sedili dell’auto con i piedi fuori dall’abitacolo e la portiera aperta.
Sul posto i carabinieri elbani che hanno eseguito i rilievi insieme al medico legale, potendo stabilire che, molto probabilmente, l’epoca della morte risale proprio al mese di ottobre scorso. Presso la struttura sono infatti stati trovati alcuni sacchetti della spesa che risalgono proprio a quel periodo e nulla che faccia invece pensare a qualche attività dell’uomo in epoca successiva.
Trattandosi comunque di morte naturale e non presentando il corpo segni di violenza, il cadavere è stato recuperato dall’impresa funebre Posini e messo dal magistrato a disposizione dei familiari.