Con delibera della Giunta Regionale 143 del 2006 quando l'ASL non garantisce e sfora i tempi massimi stabiliti, 15 giorni per le visite, 30 per eco e radiografie, all'utente sarà riconosciuto un risarcimento da €. 25,00.
Il modulo di risarcimento si compila subito allo sportello del CUP del Distretto ospedaliero.
Il paziente deve accettare il primo appuntamento disponibile offerto dall'ASL la quale, se sfora i tempi di attesa fissati (vedere tabella in calce) per la prestazione, deve corrispondere al paziente il rimborso. Se il cittadino è al CUP chiede il modulo per il rimborso, se è al telefono chiede l'invio del modulo per posta. L'ASL ha 6 mesi per rimborsare i 25,00 €.
Nel modulo fornito dall'ASL ci deve essere prestazione prenotata e prima data disponibile al momento della prenotazione.
E pensare che quando nel 2006 la giunta regionale approvò la delibera su proposta dell’allora assessore alla sanità Enrico Rossi, l’obiettivo era quello di migliorare i tempi di attesa e "garantire un efficace ed efficiente percorso diagnostico terapeutico", ma anche sviluppare "un corretto rapporto del cittadino col sistema sanitario e del sistema sanitario nei riguardi del cittadino".
Insomma: il risarcimento doveva rappresentare uno stimolo alle Asl per meglio "soddisfare il bisogno di salute" dei toscani e un riconoscimento del danno subito dall’utenza.
In nessuna bacheca dell'ospedale o del CUP appare un cartello che informa il cittadino di questo diritto. Per l'ASL e per la Regione si tratta di migliaia di euro risparmiati, per i cittadini invece è una beffa e un danno perchè molti (chi se lo può permettere) sono costretti a rivolgrersi ai privati o alla libera professione di fronte alle inefficienze del sistema sanitario pubblico. Altri non si curano più.
Facciamo valere i nostri diritti chiedendo subito il rimborso se la prima visita o l'esame diagnostico sfora i tempi fissati (fonte IL TIRRENO Viareggio) così facendo si faranno cadere i lunghi tempi di attesa, non si avranno più tante visite in "libera professione" in ospedale e ci rivolgeremo meno al privato.
VISITE SPECIALISTICHE. Tempo massimo 15 giorni
· cardiologica
· ginecologica
· oculistica
· neurologica
· dermatologica
· ortopedica
· otorinolaringoiatria
ECOGRAFIE. Tempo massimo 30 giorni
ecoencefalografia
del capo e del collo
ecografia della mammella
ecografia polmonare
ecografia dell'addome superiore
ecografia dell'addome inferiore
ecografia addome completo
ecografia della cute e del tessuto sotto cutaneo
ecografia osteoarticolare
ecografia muscolotendinea
ecografia del pene
ecografia dei testicoli
ecografia transrettale
ecografia ostetrica
ecografia ovarica
ecografia ginecologica
ecografia transvaginale
RADIOFRAFIE. Tempo massimo 30 giorni
faringografia
radiografia delle ghiandole salivari
laringografia con contrasto
radiografia faringo-crico-esofageo
radiografia completa del tubo digerente
radiografia gastrointestinale superiore
radiografia dell'esofago con contrasto
radiografia dello stomaco e del duodeno
clisma opaco
aortografia
aortografia addominale
radiografia di arcata dentaria
artopanoramica delle arcate dentarie
teleradiografia del cranio
radiografia della colonna cervicale
radiografia della colonna toracica (dorsale)
radiografia della colonna lombo sacrale
radiografia completa della colonna
radiografia di coste, sterno e clavicola
radiografia spalla e dell'arto superiore
radiografia gomito e avanbraccio
radiografia del polso e della mano.
IMPORTANTE:
Se l'ASL non garantisce la prestazione nel tempo massimo previsto, in almeno uno dei presidi Aziendali, sarà riconosciuto all'utente un risarcimento di €. 25,00.
Il rifiuto della prenotazione proposta nei tempi previsti per una diversa scelta di luogo, data o medico, libera L'ASL dall'onere risarcitorio.
Rientrano nel diritto di risarcimento le prestazioni di "primo accesso" non di controllo o follow up.
Il personale del CUP attiverà subito la procedura di rimborso, certificando la mancata prenotazione della prestazione, col rilascio della modulistica, o con l'invio per posta in caso di prenotazione telefonica.
L'ASL ha 6 mesi di tempo per pagare il risarcimento.
Non abbiamo solo dei doveri ma anche dei diritti in particolar modo il diritto alla salute in tempi brevi sia per le prime visite, sia per gli esami diagnostici anche in virtù delle norme vigenti.
Francesco Semeraro
Comitato Elba Salute