I carabinieri dell’Aliquota Operativa di Portoferraio e della Stazione di Capoliveri hanno arrestato tre ragazzi, di cui uno del luogo, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Due di essi, provenienti dalla brianza e non noti nei paraggi capoliveresi, erano stati notati sulla strada che porta all’ingresso del paese armeggiare in modo sospetto vicino alla vettura con cui avevano raggiunto il luogo, accostata a bordo carreggiata e per questo fatti oggetto di attenzione del personale dell’Arma in servizio di pattugliamento nella zona.
I dubbi si sono fati assai più concreti quando ad un primo controllo personale, eseguito dai carabinieri dopo una serie di farfugliamenti su poco credibili motivi di presenza sull’isola in pieno inverno, sono saltati fuori dagli abiti di D.F. 30enne e S.L. 28enne, un pezzettino di hashish apparentemente staccato poc’anzi da un panetto, oltre 1.200 € in contanti e quasi
Di lì due sospetti divenuti poco dopo convincimenti: l’ipotesi che i due ragazzi lombardi detenessero sull’auto un quantitativo ben più ingente di droga di quello trovato nel primo controllo e quello che il viaggio da Milano all’Elba potesse essere finalizzato a un trasporto di sostanze vietate.
La perquisizione personale e veicolare che ne è conseguita ha chiarito parecchi dubbi determinando il rinvenimento di tre panetti di hashish del peso totale di oltre tre etti, mentre la posizione dell’auto ha fatto pensare, a giusto titolo, che i due avessero avuto o dovessero avere contatti con L.M., 22enne, del posto, noto ai carabinieri e dimorante nella zona.
Il controllo esteso a quest’ultimo ha fatto saltar fuori nella sua casa 18 dosi di marijuana (oltre
La dinamica dei fatti e l’ingente quantitativo di droga rinvenuto ha determinato l’arresto in flagranza dei tre, ma sono ovviamente molti gli elementi ancora al vaglio dei militari e le cose da chiarire soprattutto sui contatti e il possibile, ma ad oggi non ancora comprovato, passaggio di droga/denaro tra l’elbano e i due ragazzi del nord ma non solo: gli investigatori non escludono, infatti, che il viaggio proibito dei due lombardi non sia stato un esordio di genere sull’isola e che prima dell’arresto i due possano aver incontrato qualcun altro interessato alla merce.
Per ora, di sicuro, gli arrestati, già tradotti al Livorno, attenderanno tra le mura della Casa Circondariale le decisioni del Giudice per le Indagini Preliminari sul loro immediato futuro.
Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio