L’operazione complessa denominata “Cross Check”, coordinata dalla Direzione Marittima della Toscana, ha avuto una durata complessiva di 10 giorni, dal 3 al 13 Aprile, ed ha interessato tutto il territorio regionale. Il nome dell’operazione, controlli incrociati, indica la metodologia di lavoro, basato sulla verifica dai sistemi informatici delle banche dati concernenti contestualmente le catture e la commercializzazione, al fine di monitorarne la congruenza e discendenti eventuali priorità operative.
I controlli effettuati a mare hanno interessato principalmente la repressione degli illeciti in materia di pesca professionale e sportiva, mentre a terra l’attenzione dei militari impegnati nell’attività di controllo si è concentrata sulla tutela del consumatore finale, verificando rintracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici.
I militari della Guardia costiera di Portoferraio hanno controllato 18 esercizi commerciali sull’isola d’Elba, irrogando 5 sanzioni amministrative.
Di rilievo, tra le fattispecie riscontrate dalla Capitaneria di porto, il controllo effettuato presso un punto vendita all’ingrosso ed al dettaglio del portoferraiese, durante il quale sono stati rinvenuti kg 21 di prodotto ittico fresco sprovvisto della regolare etichettatura che ne attestasse la rintracciabilità, più un esemplare di salmone scaduto. Al responsabile del punto vendita sono state comminate due sanzioni amministrative di € 1.500 e € 3.166, con il relativo sequestro del prodotto ittico in questione.
Sempre nel Comune di Portoferraio, ad un altro ristoratore è stata comminata una sanzione amministrativa di € 1.500 per il mancato rispetto delle normative comunitarie e nazionali di rintracciabilità, con il relativo sequestro del prodotto ittico interessato dalla carenza.
La fattiva collaborazione tra la Capitaneria di porto e gli organi di controllo tecnico ha portato i militari accertatori a segnalare alla competente Azienda Sanitaria Toscana Nord-Ovest un locale nel Marcianese, a causa delle condizioni igienico-sanitarie dei locali cucina.
Nel complesso, il personale della Guardia costiera di Portoferraio ha sequestrato 40 kg di pesce (tra fresco e congelato), per il mancato rispetto della normativa comunitaria e nazionale attinente la rintracciabilità e la corretta etichettatura di prodotto ittico, irrogando in totale sanzioni amministrative pari a circa 11.000 euro.
Si ricorda l’importanza del numero per le emergenze in mare 1530, attivo 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, su tutto il territorio nazionale, per richiedere l’intervento immediato della Capitaneria di porto più vicina