Riportiamo a seguire la lettera che ci è giunta da un "nativo" elbano, residente a Roma, preoccupato per l'ulteriore tassazione per raggiungere l'Elba.
Stiamo cercando di realizzare un'iniziativa con alcuni amici, si tratta di creare un comitato che faccia pressioni sulla politica locale e sulle compagnie di navigazione per far sì che i "nativi" elbani usufruiscano, sui traghetti, delle stesse tariffe dei "residenti".
Questo è già in vigore sulle linee marittime che collegano la Sardegna al "continente" e vorremmo che anche ai "nativi" elbani fossero garantiti gli stessi diritti.
Pongo il mio caso personale come esempio: vivo a Roma, dove mi sono spostato per motivi lavorativi, ma mia madre, mio fratello, i miei nipoti, i miei amici storici vivono sull'isola, dove ho una casa (pagando l'IMU come seconda casa, ovviamente..) e la cappella della mia famiglia, che ospita anche i miei bisnonni. Vengo spesso all'Elba (sono ripartito per Roma stamattina) e, facendo due conti, ho scoperto che la mia famiglia spende, solo di nave, fra i 1000 e i 1500 euro all'anno, somma che, per una coppia di statali, è una spesa insostenibile.
Dobbiamo inoltre considerare che un "non residente" dovrà pagare, a breve, anche la tassa di soggiorno e il pedaggio della futura autostrada tirrenica.
Vorrei quindi, tramite Elbareport (molto letto dagli elbani residenti in continente), fare in modo che chi è interessato all'iniziativa aderisca al comitato, inviando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome e cognome, luogo di nascita e luogo di residenza.
Grazie per l'attenzione
Walter