E’ mai possibile che il servizio di consegna postale sia arrivato ad accumulare ritardi di mesi? Lo scorso giovedì 3 gennaio mi viene recapitata la posta e tra le varie buste ho trovato una lettera datata 27 novembre 2018 come riporta il timbro postale di Livorno città da cui è partita.
E’ normale che una lettera impieghi 38 giorni per percorrere 80km, cioè la distanza tra Livorno e Piombino oltre al canale che ci divide dalla terraferma? La prossima volta vado a ritirarla a piedi a Livorno, faccio prima!
Ma non è la prima volta. A novembre-dicembre abbiamo avuto un altro disservizio con le bollette dell’acqua, consegnate con un servizio privato espresso, un mese dopo il pagamento tramite la domiciliazione bancaria; alla fine del mese di ottobre, se non mi ricordo male il giorno 26, abbiamo ricevuto posta datata 12 agosto.
E’drammatico come in questi ultimi anni la consegna della posta sia capitolata così in basso per non dire peggio.
L’umiliazione finale la provi quando vai alla Posta a chiedere informazioni sulle cause di questi ritardi nella consegna. Ti senti un bischero perché cascano dalle nuvole: “ma vada a sentire alla palazzina della consegna a Concia di terra “ ma anche qui non trovi un sostegno serio perché tutto quello che ti sanno rispondere è: “vada sul portale delle poste e faccia un reclamo”.
E la posta non arriva.
Beate riforme. Le chiamano razionalizzazione del lavoro, ma con quale raziocinio riformano, se poi il servizio di cui sono responsabili non funziona?
Roberto Borra