"Da tempo si dibatte con sempre più veemenza in merito alla questione della continuità territoriale tra l'Elba e il continente. Una continuità che, soprattutto in caso di necessità, dovrebbe essere garantita in entrambe le direzioni del canale: dall'isola verso Piombino e da Piombino verso l'isola.
Chi scrive è nata e cresciuta a Portoferraio, finché la vita non l'ha portata a stabilirsi oltrecanale, a Piombino. Sull'isola è rimasta la mamma, un'anziana donna di 85 anni, bisognosa di cure ed assistenza perché, purtroppo, costretta a letto, invalida al 100%. Questo comporta lo spostarsi di una figlia affezionata (che non può sradicare il resto della famiglia dalla propria residenza per ri-trasferirsi) almeno per 10/15 volte in un mese, a volte anche di più.
Chi ha la necessità, come me, di prendere la nave più volte nel giro di 30 giorni, sa che la spesa è notevole. Una soluzione, certo, è l'abbonamento, che comunque, per i "soli" nativi dell'isola ha un costo pari a 69,70 euro mensili — non proprio bruscolini —, a fronte di 28,70 euro pagati dai lavoratori pendolari.
Ho chiesto presso le varie biglietterie se fosse prevista una qualche forma di sconto anche per chi, come nel mio caso, deve prendere la nave con tale frequenza per motivi di assistenza ad un familiare, ma mi è stato risposto di no, che non c'è altra soluzione.
Questo è il motivo che mi ha spinto a scrivere questa lettera aperta. Quello all'assistenza è e deve essere un diritto, sia del familiare malato che la riceve, sia del parente che la presta, e in quanto diritto dovrebbe essere agevolato, al pari di chi deve viaggiare avanti e indietro per lavoro, istruzione o per sottoporsi a prestazioni sanitarie.
Davvero non c'è modo di venire incontro ad • utenti con simili problematiche di assistenza familiare? Magari, perché no, predisponendo uno sconto dietro presentazione di apposito certificato medico, Tengo a precisare che il mio non è un tentativo di "svicolare" solo per pagare meno, ma la legittima richiesta di vedersi garantito un diritto, quello sì.
Mi rivolgo a Moby/Toremar in qualità di principale compagnia di navigazione da e per l'isola d'Elba (nonché l'unica, d'inverno). Comprendere ed accogliere le esigenze oggettive dei propri utenti (prima ancora che clienti) dovrebbe essere al primo posto nella vostra politica aziendale.
Recarsi all'Elba o, da lì, sulla terraferma non dovrebbe essere percepito come un lusso, soprattutto per chi non viaggia per vacanza. Peccato che così non è".
Katia Biagi