Ancora due forti boati da fare tremare i vetri alle finestre, soprattutto nel campese (ma pare anche sulla costa meridionale toscana), alle 10:55 e alle 11:15 di stamani 15 febbraio, hanno lanciato sui social la preoccupazione per una "scossa tellurica", un timore subito rientrato, sia perché esclusa dal monitoraggio dell'Istituto di Geologia e Vulcanologia, e sia perché la memoria è corsa subito agli analoghi episodi degli scorsi anni che hanno interessato l'Elba.
Di nuovo si è affacciata l'ipotesi di "bang" supersonici derivanti dallo sfondamento del muro del suono da parte di qualcuno dei caccia Eurofighter che fanno base nel vicino aeroporto di Grosseto, ma è molto più probabile che ci si trovi di fronte ad una nuova massiccia emissione di gas dal fondale sottomarino verificatasi (così come nel 2016 e - ripetutamente - in anni precedenti) nella nota area a Sud di Montecristo, dove peraltro in occasione delle ultime rumorose manifestazioni, dei pescatori avevano assistito all'improvviso levarsi di una imponente colonna d'acqua dalla superficie marina.
I fondali in questione erano successivamente stati studiati da un team di biologi marini che avevano rilevato e pure documentato continue emissioni gassose, ma il termine "vulcano sottomarino" che qualcuno usò nell'occasione era (ed è) assolutamente improprio.