Donare è un atto civico, un atto d'amore incondizionato, che dà il sorriso perduto a tanti bambini e neonati affetti da quel male che, fino a pochi decenni fa non dava scampo: il tumore.
Anche se seconda causa di decesso dopo le patologia cardio-vascolari (dati provinciali dello scorso biennio) dal cancro si può guarire; fondamentale la tempistica, di grande impulso le innovazioni meccanico-ottico-informatiche, già attive nelle sale operatorie italiane e sempre in corso di evoluzione.
Per sapere a che punto è l'Oncologia pediatrica in Italia servono dati. E sono dati che rincuorano, quelli sciorinati questo pomeriggio all'hotel Airone di Portoferraio nel corso dell'incontro "Attualità in tema di oncologia pediatrica", organizzato dalla sezione locale del club Lions e che confermano l'eccellenza di alcuni centri come il "Meyer" di Firenze - rappresentato dal direttore U.O.C. Neurochirurgia dott. Lorenzo Genitori - il "Giovanni XXIII" di Bergamo - per il quale ha partecipato il dott. Lorenzo D'Antiga, direttore U.O.C. Pediatria- e il "Policlinico" di Abano Terme (PD) - col dott. Vincenzo Zanardo, direttore del Reparto Neonatologia.
Nelle loro relazioni evidente è stato l'incremento - specialmente negli ultimi vent'anni - nella percentuale della sopravvivenza post-operatoria o nella regressione da terapie farmaco/chemio. Anche il nosocomio elbano al centro di questi progressi, come evidenziato dalle testimonianze dei medici Bruno Graziano, Gianni Donigaglia e Elisa Biasco. Moderava uno dei pediatri storici dell'Elba, il dott. Lucio Rizzo. Ha introdotto e concluso l'attuale presidente dei Lions elbani, dott. Marino Sartori.
L'incontro è stato possibile anche grazie alla Fondazione Tommasino Bacciotti ONLUS e all'azienda sanitaria USL 6 di Livorno.
Presenti in sala membri delle associazioni attive nell'assistenza volontaria dei malati di cancro, attivisti locali (Valentina Falcone e Moira Fusai) della "Tommasino Bacciotti", medici operanti sull'isola e, naturalmente, genitori di giovani pazienti e i loro figli. Fra questi A., una giovanissima elbana che, grazie alle tecnologie sempre più sofisticate, delle quali - peraltro - è stato dato conto, è uscita dal tunnel della malattia oncologica e oggi ha regalato la testimonianza più emozionante del convegno: il suo sorriso di sollievo.
Pierpaolo Quagliotti