Continua, senza sosta, l’intensa attività di controllo della Guardia Costiera di Livorno in materia ambientale e sull’intera filiera della pesca.
Nella circostanza, ad essere finita sotto la lente d’ingrandimento dei controlli da parte del personale della Capitaneria di porto, una delle perle dell’Arcipelago Toscano, l’isola di Capraia.
Il personale del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale di Livorno ha accertato la realizzazione di una discarica abusiva di rifiuti, tra i quali anche rifiuti pericolosi. La discarica era stata creata in un’area privata adibita illegalmente a cantiere nautico, attività, peraltro, già soggetta a procedura fallimentare. Le prime indagini, esperite sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Livorno, hanno condotto al sequestro dell’intera area.
Nel corso di parallela attività di polizia ambientale è stato inoltre rilevato, sempre in Capraia, uno scarico di acque reflue industriali senza alcuna autorizzazione. Sono tutt’ora in corso più approfondite indagini sull’impianto da cui genera lo sversamento dove gli inquirenti vogliono vederci chiaro dato il particolare pregio naturalistico dell’habitat marino messo a rischio. E’ stata dunque disposta l’accurata ispezione dell’impianto e l’effettuazione di campionamenti ed analisi dei reflui con l’ausilio di personale dell’ARPAT i cui esiti non tarderanno ad arrivare.
Anche sotto il fronte della filiera ittica i controlli sono stati particolarmente intensi.
Oltre 240 Kg di pesce spada proveniente dalla pesca professionale dell’Isola di Capraia sono stati sottoposti a sequestro.
Gli ispettori del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno sono intervenuti a bordo della nave Liburna, il traghetto partito da Capraia e diretto a Livorno, sul quale, stando ad una segnalazione anonima, risultava essere stato imbarcato un’ “ape cross” con del pesce trasportato illegalmente. All’arrivo in porto veniva effettivamente verificata la presenza a bordo del veicolo, nel cui vano di carico veniva riscontrata la presenza di otto esemplari di pesce spada, accuratamente occultati da un grosso telo in plastica.
Le inidonee condizioni del mezzo di trasporto, in particolare sprovvisto di cassone refrigerato, portavano all’immediato sequestro del pesce, preventivamente sottoposto a visita igienico sanitaria da parte del Dirigente sanitario dell’Azienda U.S.L.n.6 di Livorno e dichiarato inidoneo al consumo umano.
Denunciato il proprietario del mezzo di trasporto. Il veicolo, per giunta, all’atto del controllo è anche risultato già sospeso dalla circolazione poiché privo della prescritta revisione, motivo per il quale è stato sottoposto al fermo amministrativo per 90 giorni ed al proprietario è stata comminata una sanzione da 2000 euro.
Guardia Costiera