Si era ormeggiato con il proprio yacht, un’imbarcazione da 23 metri battente bandiera italiana, su due boedi colore arancione e ben ancorate al fondale, nell’esclusivo golfo di Procchio nel Comune di Marciana, sull’isola d’Elba.
I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Portoferraio, insospettiti dall’uso delle boe come metodo di ormeggio in luogo dell’abituale uso dell’ancora, hanno constatato che il proprietario dello yacht, un cinquantenne italiano, aveva posizionato due pesanti corpi morti su un fondale di 7 metri con relativa catena e boa, per assicurarsi un definitivo e sicuro ormeggio per la stagione estiva, senza la prevista e obbligatoria autorizzazione demaniale.
Le fiamme gialle hanno pertanto segnalato il responsabile all’Autorità Giudiziaria competente, per il reato di occupazione abusiva di spazi demaniali, sottoponendo a sequestro gli ormeggi illegali, i quali saranno rimossi a spese del contravventore, che dovrà provvedere anche al pagamento di una sanzione amministrativa pari ad € 2.000.
Tale attività rientra nell’ambito in una più ampia azione di vigilanza, prevenzione e tutela del patrimonio demaniale dell’Isola d’Elba, avviata dalla Guardia di Finanza quale unica forza di Polizia in mare, attraverso il sinergico impiego dei mezzi della propria componente Aeronavale.