Dall’intervento del Sindaco Corsini all’assemblea pubblica di venerdì scorso, abbiamo compreso tre cose: la prima, che prima di lui gli altri sindaci “non hanno fatto nulla, e quel poco che hanno fatto, lo hanno fatto male”; la seconda, che ciò che di buon c’è lo ha fatto la sua Amministrazione negli ultimi 15 mesi; la terza, che la gente non deve criticarlo perché lavorano molto e in silenzio, per tutti noi (“fatela finita”).
Sulla prima considerazione, visto che nella sua Giunta ci sono almeno due amministratori che hanno fatto parte di precedenti Giunte (Fortunati vicesindaco di Bosi e Mancuso, Simoni a Rio Elba con Schezzini), nei loro panni ci sarebbe stato quanto meno da arrossire, commentando la sua frase: ”In questo paese, riportare le cose alla normalità è un fatto eccezionale”.
Sulla seconda, parafrasando De Luca (presidente Campania), c’è mancato ci dicesse che il mare all’Elba l’aveva portato lui, o che aveva inventato la schiaccia briaca, dopodiché il cerchio era chiuso.
Sulla terza, non ci ha stupito l’autoreferenzialità che emerge in ogni atto della maggioranza: “informatevi prima di criticare! fatela finita”, tipico di chi non deve disturbare il manovratore e fidarsi di ciò che fanno.
Purtroppo, non funziona così ed il lungo elenco di cose fatte, ordinarissime e normali, ma che comunque non sono minimamente in grado di far svoltare decisamente i nostri paesi e la loro economia, perché privi di qualunque spirito strategico, si scioglie come neve al sole di fronte alle cose che non sono state fatte e si potevano fare. Qualche esempio? Il ritardo con cui sono stati spesi i soldi della mareggiata di un anno fa, le spiagge che nemmeno a giugno erano pronte, un cartellone turistico privo di qualunque interesse (i fuochi ci sono sempre stati, non li hanno importati loro), la perdita di 200mila euro che la GAT non ci ha voluto assegnare, la condivisione di un progetto di porto turistico alla Marina che distruggerà lo specchio acqueo, insabbiandolo, la mancanza di un piano commerciale per l’utilizzo dei voltoni, l’abbandono dell’ ”Albergo diffuso“ a Rio Elba, i ritardi sul nuovo regolamento urbanistico che manderanno questo paese in regime di salvaguardia (non si potrà più fare nulla), lo scarsissimo decoro urbano e i ratti che girano per i paesi, e - ultima chicca- le parole di Corsini sulle terme a Cavo: finché non si presenterà un gruppo che le vuole fare e che ha un progetto, non si fa nulla!
Davvero incredibile pensare che si presenti qualcuno senza che il Comune progetti il sito e dica cosa, dove e come le vuole fare! Quindi, abbiamo saputo che Corsini non le farà, esponendo il Comune ai gravi rischi di forti risarcimenti da parte della società di ricerca. Potremmo continuare, ma preferiamo fermarci con gli esempi. Altro che sviluppo di Rio! E i soldi della fusione non saranno eterni. L’unica certezza, è che la gente deve stare zitta, osservare e non criticare. Ci aspettano purtroppo, altri anni difficili.
Gruppo consiliare Terra Nostra