Bruttissimo episodio quello accaduto nella nottata tra venerdì e sabato, che ha avuto per teatro le adiacenze di un locale portoferraiese di recente riapertura al pubblico, tranquillo e di norma “ben frequentato”.
Segnaliamo gli elementi della vicenda dei quali siamo a conoscenza in attesa di una versione completa ed ufficiale dei fatti (sui quali sono in corso indagini dei Carabinieri), una pessima storia che ha già creato molto sconcerto tra la gente dell’isola.
A quanto si è appreso intorno alle ore 3 sulla scalinata esterna che conduce alla antica chiesa sconsacrata che ospita l’esercizio, si è generata una lite nella quale erano coinvolti tre individui di origine campana dimoranti in uno dei paesi dell’isola.
Ma ad avere, nell’immediato, la peggio nello scontro era proprio il gestore del locale che stava cercando di interporsi tra i litiganti, uno dei quali con un morso gli staccava di netto una parte di un dito di una mano.
Ma a quel punto la raccapricciante mutilazione subita dal giovane titolare (peraltro persona di buona indole e molto benvoluta) avrebbe scatenato l’ira di altri accorsi sulla scalinata, dove si innescava una rissa nella quale i tre compari, che prima di riuscire a sottrarsi alla reazione dei sopraggiunti fuggendo, sarebbero stati caricati di botte.
Il ferito intanto veniva condotto per le cure del caso in ospedale, tornando nello stesso nosocomio dove fino a qualche ora prima aveva stazionato, con ben altro spirito, avendo appena dato alla luce la sua consorte una bambina.
Poche ore dopo, intorno alle 11 di sabato, i Carabinieri effettuavano il fermo di un giovane probabilmente facente parte del terzetto protagonista dello scontro notturno.
In giornata di domenica giungeva infine un comunicato dell'Arma che precisava i contorni, dettagli e sviluppi della vicenda ed il cui testo riportiamo qui di seguito:
Non è stato certo facile per i Carabinieri del N.O.R.M. del Comando Compagnia e della Stazione di Portoferraio identificare tre persone, di età compresa fra i 30 ed i 50anni che la notte scorsa, verso le 03.00, si sono resi protagonisti di un violento alterco dapprima con alcuni avventori e successivamente con il proprietario di un locale di Portoferraio, culminato con un morso che ha letteralmente staccato il mignolo della mano destra a quest’ultimo.
I tre individui erano giunti al locale forse già alterati dall’abuso di sostanze alcoliche infatti da subito erano nati screzi con alcuni avventori, finchè il titolare ha deciso di intervenire chiedendo ai tre di comportarsi in maniera civile e rispettosa.
Nasce immediatamente un’accesa discussione che ben presto diventa violenta proprio a causa della reazione di C.F. 30enne dimorante a Porto Azzurro il quale per tutta risposta addenta il mignolo della mano destra dello sfortunato proprietario stringendo talmente forte da strappare la seconda falange.
Tutti gli avventori del locale che avevano assistito alla scena ed anche quelli accorsi a seguito delle urla dell’uomo, provavano a bloccare i tre individui che nel frattempo però riuscivano ad allontanarsi velocemente da quei luoghi.
I Carabinieri, allertati da alcune chiamate, giungevano sul posto dopo pochi minuti e raccoglievano immediatamente tutte le indicazioni fornite sia da alcuni avventori che dal proprietario del locale ferito e dolorante il quale subito dopo veniva caricato sull’ambulanza e trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Portoferraio ove riscontravano lesioni giudicate guaribili in giorni 50. Le tempestive ed efficaci ricerche si concludevano dopo alcune ore in Capoliveri e Porto Azzurro ove venivano trovati i tre individui che sono stati accompagnati presso gli uffici del Comando Compagnia di Portoferraio per gli accertamenti del caso.
Per l’autore del morso scattavano quindi le manette ed in attesa del processo che lo vedrà rispondere al Tribunale di Livorno del reato di lesioni personali gravi con pene che possono raggiungere nel complesso i sette anni di reclusione, l’uomo è stato accompagnato presso il proprio domicilio ove sconterà da subito gli arresti domiciliari. Sono in corso tuttora gli accertamenti, da parte degli investigatori dell’Arma, tesi ad individuare con certezza le singole responsabilità da parte degli altri due uomini coinvolti nei fatti.
Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio