“Purtroppo c’è chi non rinuncia a fare affari sulle paure della gente neanche durante una pandemia. A Prato ci siano studi medici privati che effettuano il tampone faringeo per il Covid-19 ai soggetti asintomatici facendoli pagare 102 euro l’uno. Per farlo hanno allestito addirittura un ambulatorio temporaneo all’aperto in collaborazione con la Croce Rossa. A Firenze c’è invece una struttura privata, il Cup solidale, che propone invece test sierologici garantendo la rilevazione degli anticorpi del coronavirus. Peccato che non esistano evidenze scientifiche per assicurare che chi ha superato la fase infettiva non possa di nuovo contrarre il virus e tornare infettivo. Persino il Comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute ha affermato pochi giorni fa che i test rapidi non sono utili a fini diagnostici. Fidarsi di queste strutture private vuol dire mettere a rischio se stessi e i propri cari”. È quanto denunciano Paolo Sarti, medico e consigliere regionale di Toscana a Sinistra, e il capogruppo Tommaso Fattori. “Siamo favorevoli a un controllo a tappeto per individuare gli asintomatici e poi effettuare le azioni preventive del caso con successivi tamponi, ma ciò deve avvenire in modo programmato e regolato, seguendo una logica di priorità nei confronti dei soggetti più deboli della società”. “E pensiamo che una situazione come quella attuale – aggiungono Sarti e Fattori - richieda la massima coordinazione nella gestione dell’emergenza. Non è accettabile che laboratori privati abbiano accesso a risorse che sarebbero invece necessarie alla sanità pubblica”.
Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra Regione Toscana