In questi ultimi giorni, che anticipano l’apertura delle frontiere tra regioni, si fa un gran parlare su come vivere le spiagge libere durante questa particolare estate vincolata dai limiti imposti dal COVID-19 .
A dire il vero si era cominciato a parlare delle spiagge in concessione:
Da parte di qualche gestore infatti si avanzava la richiesta ai comuni di ampliare la loro concessione per adeguarsi alle varie ordinanze governative. A tutt’oggi, per fortuna, questa richiesta non credo sia stata avallata da nessun sindaco. Uno di essi al contrario, si è impegnato ad attrezzare le proprie spiagge libere con sedie a sdraio e ombrelloni gratuitamente per dare equa ospitalità ai residenti, ai proprietari di seconde case e a tutti quegli ospiti che prenoteranno le loro vacanze in strutture che non possono permettersi un’area demaniale in concessione.
Capisco che non tutti i comuni possano permettersi di attrezzare le proprie spiagge libere gratuitamente però è certo che un piccolo passo a favore degli “ULTIMI” si possa fare. Sono moltissimi coloro che non possono permettersi sedie a sdraio e ombrellone a pagamento ai quali bisogna pensare per dovere di ospitalità!
Il sottoscritto, che gestisce una struttura turistica a 400 mt. da Naregno e che quindi non ha tratti di spiaggia in concessione, preoccupato di poter dare una risposta ai clienti che chiedono: COME E’ ORGANIZZATA LA GESTIONE SPIAGGE LIBERE, ieri ha telefonato all’ufficio competente del Comune di Capoliveri, avanzando la proposta di picchettare le zone libere degli arenili (Naregno ha più o meno cento metri di spiaggia libera) formando delle scacchiere con quadrati di 10 metri quadrati con delle semplici bandierine e l’apposizione di un cartello ben visibile con le indicazioni del caso. Non è un lavoro molto impegnativo, realizzarlo costa pochissimo e eviterebbe agli ospiti di litigarsi gli spazi, eventualità questa molto probabile. Rivolgo questa mia proposta ai sindaci e a tutte le persone che hanno a cuore questo problema sperando in una ampia condivisione che potrebbe convincere i vari comuni ad adottarla.
Da operatore turistico coinvolto nel problema, voglio aggiungere che la pandemia ha creato innumerevoli problemi logistici e quindi economici difficili da affrontare senza l’aiuto dei comuni e di tutte le autorità dalle quali mi aspetto doverosa solidarietà. Ringraziando tutti coloro che vorranno condividere questa mia proposta.
Giorgio Migheli