Nell’ambito di una programmata attività di controllo pesca finalizzata al monitoraggio della zona di tutela biologica dell’Isola di Pianosa, i militari della motovedetta CP 725, in forza alla Capitaneria di Porto di Portoferraio e dislocata temporaneamente presso il Presidio stagionale della Guardia Costiera di Pianosa, hanno individuato nella giornata di domenica 12 luglio il posizionamento illecito di un attrezzo da pesca in mare.
In particolare il dispositivo individuato si trovava entro il limite della fascia costituente la zona di tutela biologica di un miglio nautico (1852 metri) dalla costa dell’Isola di Pianosa,previsto dal D.M. 19 Dicembre 1997.
L’attrezzo da pesca, posto da ignoti a circa 0,7 miglia nautiche di distanza da “Punta del Pulpito”, si presentava privo di qualsiasi marcatura di identificazione.
I militari hanno quindi proceduto al recupero a bordo della motovedetta di trentuno (31) nasse per una lunghezza totale dell’attrezzo di circa 500 metri, ponendo l’intero dispositivo di cattura sotto sequestro penale.
Il recupero delle nasse dal mare ha inoltre consentito di liberare numerose specie ittiche intrappolatema ancora viventi.
L’attività di tutela ambientale e di vigilanza pesca condotta dai militari della Motovedetta CP 725, rientra nei compiti di istituto della Guardia Costiera Elbana svolta inoltre nell’ambito della consolidata Convenzione stipulata tra il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e la Direzione Marittima della Toscana.