La Filcams Cgil Toscana, al termine di un lungo confronto sul cambio di appalto del servizio riguardante il servizio “front office”, che dovrebbe partire il 1 agosto, con la gestione del servizio da parte del consorzio CNS, aggiudicatario della gara indetta da ESTAR, manifesta la propria contrarietà alla rigidità manifestata da CNS, rispetto all’applicazione di contratti collettivi diversi rispetto a quelli attualmente applicati.
Non condividiamo come Filcams neanche la possibile armonizzazione proposta a compensazione delle differenze retributive previste tra i due contratti, in quanto non conforme al previsto percorso che avrebbe dovuto mantenere l’applicazione contrattuale vigente.
Teniamo conto che le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti, hanno già dovuto subire nel corso degli anni una variazione contrattuale, che ne ha peggiorato le condizioni economiche e normative.
Resta inoltre ancora aperto il confronto, che si dovrà svolgere a livello territoriale tra aziende affidatarie, Asl e OOSS, sulla nuova organizzazione del lavoro, tema assolutamente rilevante, per il quale visto anche i tempi ristretti, rappresentiamo grande preoccupazione.
Per questi motivi continuiamo a rappresentare le oggettive difficoltà di un percorso che con il necessario buon senso avrebbe avuto esiti condivisi, per le quali continueremo a chiedere alle Istituzioni e sopratutto a CNS di abbandonare il radicalismo con il quale si è approcciato a questo appalto per iniziare con il piede giusto un servizio di grande importanza sociale che di tutto avrebbe bisogna tranne che di una diffusa conflittualità.
I lavoratori e le lavoratrici del call center di Livorno in difesa del servizio e del loro lavoro sono da oggi in sciopero a oltranza.
La ASL a commento della notizia:
L’Azienda si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi.
Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.