Ieri notte, il 23 giugno, hanno potuto dormire in un letto, dopo una bella doccia e con alle spalle un paio di settimane passate in macchina, di giorno rincorrendo l'ombra degli alti cipressi davanti il cimitero dei Neri, a Portoferraio. Sarà anche per questa vicinanza che gli sarà venuto alla labbra, per disperazione, un 'ci ammazziamo' ma, per fortuna, quelle sono cose che si dicono o si pensano sotto le macerie del mondo che ti è cascato addosso, mentre si cerca di riemergere e si aspetta magari di aggrapparsi ad una mano; per colpa di chi ci si trova in situazioni come questa a quel punto ha poca importanza: importa il presente. E al presente ci ha messo una pezza l'Associazione “Insieme per l'Elba”, mettendosi le mani in tasca e affittando un piccolo appartamento in centro, una settimana per ora, forse allungabile a due, ma poi servirà un'altra soluzione, che non può essere separare la coppia che sono Mariangela ed Enrico, un'ideona che, incredibile ma vero, sembra che a qualcuno sia venuta in mente. Così abbiamo capito parlandoci, nel tardo pomeriggio di giovedi 23; l'operazione alla gola di due anni fa obbliga ogni tanto Enrico a prendere carta e penna, quando intuisce che dal labiale chi lo ascolta non sta capendo, e così ci si capisce benissimo. Si capisce che Enrico compirà 67 anni il 31 agosto prossimo, si apprende che, per la sua condizione, percepisce una pensione di invalidità di poco più di 300 euro al mese, che non basta a pagare un affitto; ha fatto l'assicuratore Enrico, fino a qualche anno fa, per un'importante Compagnia, scrive veloce. Mariangela è parecchio più giovane, ha energia, e se avesse modo di riavere un posticino da chiamare 'casa', un po' di serenità, potrebbe anche trovare qualche lavoro da fare.
Questa storia, che ha per protagoniste due persone residenti a Portoferraio, ci insegna un paio di cose: il volontariato sociale è più efficiente nel trovare soluzioni rapide alle emergenze che si presentano sul territorio e i Comuni farebbero bene a rapportarsi con questi soggetti per fare convenzioni specifiche partendo dalle loro competenze (è aperta da tempo, ad esempio, anche la questione della casa rifugio - mancante - per donne maltrattate); la seconda riflessione è che parlando con le persone che si trovano in difficoltà si ha contezza della situazione reale di quel singolo caso ed è possibile adattare soluzioni specifiche: non occorre essere aquile per rendersi conto che aiutando Enrico a richiedere la pensione o il Reddito di Cittadinanza di cui ha sicuramente diritto, questa coppia potrà più agevolmente, nel giro di pochi mesi, rapportarsi con qualche possibilità in più col mercato dell'affitto. Da qui ad allora, certo, serve l'attenzione e il supporto delle Istituzioni. Vedremo.
CR