Dal 4 aprile 2021, festa della Pasqua, sarà obbligatorio l'uso del nuovo Messale della Chiesa Cattolica. Che però potrà essere usato già dalla fine del mese di settembre.
Tra le novità rilevanti, troviamo la parziale modifica della preghiera del Padre Nostro (in due punti) e del Gloria a Dio (in un punto).
Vediamole subito.
Padre Nostro
1
Il testo attualmente in uso, "E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male", viene così modificato: "E non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male"
2
Il testo attualmente in uso, "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" diventa "Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori ".
Gloria
Il testo attualmente in uso, "Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà" viene così modificato: "Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini, amati dal Signore".
La traduzione italiana dell'attuale Messale è del 1983 (la prima, del 1973, fu necessaria per adeguarsi alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II).
La nuova traduzione del Messale intende rendere maggiormente fruibili i testi liturgici, favorendo la partecipazione e la crescita della comunità. Oltre che nel contenuto, il Messale si presenta con una veste editoriale bella: immagini artistiche (di Mimmo Paladino), copertina e rilegatura di pregio, grafica sobria.
Ora inizia la responsabilità di ogni comunità perché, come ha detto il vescovo Maniago, "riscopra la bellezza della liturgia come fondamentale nutrimento del cammino di fede".
Nunzio Marotti