Vorrei segnalare un problema traghetto avvenuto nel pomeriggio di ieri 29 dicembre, quando mi apprestavo a far rientro all'Elba con la mia famiglia.
Nonostante l'orario disponibile in biglietteria riporti una corsa Moby Lines alle 18.15, per diretta quanto laconica comunicazione del bigliettaio a Piombino "in questi tempi di Covid bisogna far conto solo sulle corse Toremar, ché quelle Moby a volte non si fanno". A parte la per me oscura correlazione fra la pandemia e l'effettuazione di corse Moby, sta di fatto che dalle 16.40 la prima nave utile per raggiungere Portoferraio era alle 19.00. Bene, aspettiamo con pazienza e senza protestare.
Alle 18.45 qualche impavido accende i motori e si avvicina alla rampa di imbarco ma presto si ferma e spegne i motori. Alle 19 in punto scendo dall'auto e vado a chiedere cosa succede per ricevere una risposta che a me è suonata come una grandiosa presa per il culo: la nave sta facendo rifornimento di carburante e sarebbe salpata non prima delle 19.30. Ovviamente se io non avessi chiesto, nessuno si sarebbe degnato di avvisare.
Arrivano i Carabinieri e penso: "Qualcuno li ha chiamati prima che lo facessi io" ma presto scopro che son lì non per il motivo sperato da noi residenti, bensì per espletare il loro (sacrosanto) compito di controllo sugli spostamenti e infatti li vedo chiedere a qualche autista la doverosa autocertificazione. Mesto salgo a bordo e finalmente alle 19.38 lasciamo gli ormeggi. Alla faccia della continuità territoriale.
Ora, senza voler entrare nelle logiche di gestione tecnica di un traghetto, che né conosco né voglio conoscere, soprattutto in tempi di numero limitato di corse non sarebbe semplicemente "gentile" provvedere al rifornimento in tempi morti, anche notturni, pur di non appesantire ulteriormente il transito a chi ha l'audacia di vivere all'Elba?
Marco Sartore