Domattina, 9 gennaio, a partire dalle 8 sarà aperta la nuova camera calda del pronto soccorso dell’ospedale di Portoferraio.
“Con qualche giorno di anticipo rispetto ai tempi che ci eravamo fissati in ottobre – dice Luigi Genghi, direttore del presidio ospedaliero elbano – siamo riusciti a completare la quarta ed ultima fase dei lavori programmati per il completamento del nuovo pronto soccorso dell'ospedale di Portoferraio. Si è trattato di interventi molto importanti che hanno comportato un investimento del valore di circa 2 milioni di euro portando dapprima a triplicare gli spazi a disposizione della struttura dotandola di una nuova e più capiente camera iperbarica e adesso a mettere a disposizione una camera calda più ampia e funzionale per quello che viene normalmente chiamato lo “sbarellamento” dei pazienti arrivati in ambulanza”.
Da domani riprenderanno così tutti i normali percorsi di accesso che in questi ultimi mesi erano stati modificati per permettere il completamento dei lavori. “Il pronto soccorso – continua Genghi – rappresenta un elemento fondamentale degli ospedali moderni assolvendo una funzione di filtro ancora più necessaria nella fase sanitaria pandemica che stiamo attraversando. Deve essere gestito in qualità e appropriatezza, caratteristiche più facili da assicurare in una struttura funzionale e moderna. Per arrivare al risultato di domani abbiamo dovuto eseguire importanti lavori che hanno inevitabilmente richiesto dei sacrifici. Adesso, però, vengono ampiamente ripagati con la messa a disposizione di una struttura con superficie triplicata e dotata di attrezzature, arredi, apparecchiature cliniche al top di gamma. A queste si aggiunge un’area di isolamento, progettata prima dell’emergenza Covid e che adesso si rileva fondamentale per i pazienti portatori di patologie infettive. Inoltre, è stata introdotta un’area di Osservazione Breve che allinea l'ospedale di Portoferraio a tutti gli altri ospedali dell'ASL Toscana nord ovest. Per questo importante risultato voglio ringraziare, oltre ai cittadini e alle associazioni che hanno compreso le finalità dei nostri sforzi, anche tutti gli operatori, l’ufficio tecnico, le ditte incaricate, la direzione aziendale e la Regione Toscana che con convinzione hanno sostenuto questo progetto”.