“Babbo voglio fare un giro in elicottero” così il piccolo Tommaso, “Tommasino” per tutti chiedeva a Marco, il papà, quando doveva esprimere un desiderio.
Tommasino, aveva occupato le cronache del tempo commuovendo e rendendo partecipi tutti gli elbani quando cinque anni fa subì il trapianto del fegato in un ospedale di Bergamo. Il piccolo a quel tempo aveva solo 5 mesi e la sua storia aveva toccato tutti.
Ora il Covid 19 lo ha colpito insieme al padre e la mamma Francesca mentre il fratello maggiore Mattia 8 anni al momento risulta negativo.
“Dovevo fare una visita medica – racconta il padre – ho quindi fatto il tampone in una struttura privata dell’isola, il risultato purtroppo era: positivo asintomatico. Ho così attivato la procedura prevista dalla Asl mettendomi in quarantena insieme alla famiglia. Ho naturalmente avvisato i sanitari che Tommasino aveva subito il trapianto del fegato, così dopo avere fatto i tamponi al resto della famiglia abbiamo scoperto che Tommasino era positivo, Francesca e Mattia invece no. Nella nottata al piccolo è salita la febbre alta 38,7. Preoccupati, abbiamo contattato il Meyer che ci ha fatto attivare la procedura anti Covid. A casa nostra è giunta un’ambulanza della Misericordia con il medico a bordo che ha visitato il bambino trasportandolo poi al pronto soccorso di Portoferraio.
Da lì - continua Marco – è stato chiamato il Pegaso che ha provveduto ad trasportare Tommasino accompagnato dalla mamma al Meyer di Firenze. Tre giorni di ricovero e quando la febbre è passata e i valori sono rientrati, Tommaso ha potuto far ritorno a casa. Grazie all’interessamento della dottoressa Marta Liberatori del nostro ospedale che in accordo con la pediatra Laura Pertici, ha organizzato un prelievo a casa attraverso l’Usca, (Unità speciale continuità assistenziale). Se non si fosse potuto fare questo, Tommasino sarebbe dovuto rimanere nell’ospedale fiorentino, in un reparto Covid, dentro una stanza senza poter aprire le finestre. A portare Tommasino all’Elba – precisa il padre Marco – è stata la Croce Verde con Federico Coletti che ha dato la massima disponibilità, si è vestito come le norme anti Covid, alle 11 del mattino e fino alle 20.30 è rimasto con la tuta e tutti gli accessori di sicurezza”.
Il padre ringrazia calorosamente le associazioni di volontariato che si sono prodigate incessantemente, Misericordia, Croce Verde e S.S. Sacramento. “Sono venuti a casa mi hanno aiutato e supportato con gentilezza e professionalità”.
Oggi Tommasino risulta ancora positivo e trascorre a casa la quarantena. Francesca, la mamma, è invece positiva dal 9 gennaio, positivo ancora anche Marco, il babbo, mentre Mattia ad oggi è sempre risultato negativo. Una famiglia in quarantena con il vicinato che si prodiga per portare la spesa a casa e che si attiva quotidianamente per fare in modo che i disagi possano essere ridotti al minimo. Infine e non certo per ultime, i ringraziamenti della famiglia di Tommasino vanno alle maestre della scuola elementare Cesare Battisti di Portoferraio che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Alla fine Tommasino ha vissuto l’esperienza Covid 19 come l’esaudirsi di un sogno, ovvero fare un giro in elicottero.
Nella foto Tommasino con la mamma prima della partenza con l’elicottero