Di norma, se un bimbo un po’ grandicello rompe le cose facendo “brum! brum”, la mamma, preoccupata, lo porta a far vedere da uno bravo. Accade tuttavia che alcune mamme, in tutt’altre faccende affaccendate, trascurino invece il loro pargolo problematico; questi, conseguito verso i 17 anni il diploma di scuola media, a 18 consegue anche la patente – che non si nega a nessuno – e va a rompere i sentieri facendo “brum! brum!” con la moto da cross (o da enduro, boh, son sottigliezze che lascio agli appassionati).
Le moto, se vanno sui sentieri, li rovinano. Questa è cosa palese per chiunque li frequenti, ma la spieghiamo per chi non la sapesse (che però, se non la sa, si spera abbia la decenza di non parlarne): le ruote tassellate, passando in velocità, gravate del peso di mezzo e conducente, scavano il fondo del sentiero; si crea un solco in cui scorre l’acqua, erodendolo ulteriormente; le altre moto che ci passano non possono che passare di nuovo nel solco, altrimenti cadrebbero; il solco si scava ulteriormente, l’erosione va avanti, a volte fino al punto che neanche le moto possono più passarci perché il sentiero è troppo rovinato e il solco troppo profondo. Insomma, le moto rovinano i sentieri: ci può piacere o non piacere, interessare o non interessare, ma è così. Non è che il motociclista educato rovini un sentiero meno di quello maleducato, quello bravo meno di quello meno bravo, quello elbano meno di quello foresto: le moto sui sentieri non ci devono andare, punto e basta. Lo sanno anche i motociclisti: non è che ci vanno perché non lo sanno, lo sanno ma se ne fregano e ci vanno lo stesso. In ogni posto minimamente civilizzato è infatti vietato andare in moto sui sentieri: ci sarà una motivazione logica, oppure sarà un grande comblotto globale ai danni dei poveri e innocui motociclisti?
Un esempio lo vediamo sulla mulattiera fra le Trane e la GTE. Creata circa un secolo fa per esser percorsa da uomini e muli, di recente è stata invece teatro di scorribande di qualche figlio d’asino su due ruote. Le allegre facce di mulo non si sono curate del fatto che non rovinavano solo un sentiero, ma anche un manufatto storico.
Ci auguriamo che le autorità preposte facciano più attenzione nel prevenire e reprimere vandalismi del genere, anche perché i danni fatti non si riparano. Speriamo almeno che sia stata opera di foresti, come i recenti exploit alla Tavola e ai Mangani; almeno ora se ne saranno tornati a casa loro. Siamo sicuri che invece i locali appassionati di motocross abbiano chiara la differenza fra un appassionato di motocross e un motociclista che va sui sentieri – più sinteticamente detto ‘mbecille – e che vadano solo sui percorsi dedicati al traffico motorizzato.
P.S.: che buffo sarebbe se la gente ora commentasse con discorsi del tipo “Magari sono gli unici che tengono puliti i sentieri…..”, “Ma quali vandali e vandali !! Andate a vede chi scarica rifiuti o costruisce abusivamente", “Nemmeno fossero sti ragazzi a fare danni”, “Ma se iniziassero ad occuparsi di chi davvero rovina il territorio invece di rompere a quei pochi ragazzi che vogliono fare il loro sport?”, “In che modo hanno vandalizzato i sentieri?”, “Eeee cheeee scandalo Ma andate a cagare! Ma lasciateli faaa e su strada no e lì no e di qua nooo E nn si può fare questo e non si può fare quello e nn si può parlare e che palleeee! Ma scurreggia si può?!”, “Chi scrive questi articoli non ha un caxxo da fare…”, “Ma invece di rompere le palle a chi si fa un giro in moto x qualche sentiero andate a cercare chi butta immondizia lavatrici cucine ai lati strada e rompetegli i coglioni a loro non a 10 cristi che si divertono senza sporcare nulla che forse sono gli unici che se vedono della sporcizia x i sentieri la levano perche se fosse per ex forestale o enti del parco altro che montagne di spazzatura che ci sarebbero a giro per loro l’importante e avere uffici all’enfola e percepire lo stipendio senza fare un cazzo…..”, “petaltro, continua a non essere chiaro CHE TIPO DI DANNI AVREBBERO FATTO…”, o addirittura tirando in ballo i cinghiali e i mufloni… Ma cosa vado a pensare? È assolutamente impossibile che gli elbani si abbassino a scrivere scemenze del genere... fantascienza davvero…
Lettera firmata